1634 mentre gli fi tramane in/i die dagli fie/ft confidenti . thè concertano la di lui morte . trucidati prima trA le licenze del vino alcuni de' più congiunti . correndo poi iimpe-tuofamente alla Camera . a colpi d’ Alabarda l' uccidono . in com-mendatione del fatto ampiamente rimunerati. fue Sorti , e condii ioni descritte . 528 DELL’ HISTOR1A VENETA c per fperanza di confeguire da Cefare grandiffimi premii. Ha^ veva le co il Reggimento Irlandefe di Gualtier Buteler, Gio. vanni Gordon della fletta Natione, ilTerfica, filo Cognato il Conte Lesle Scozzefe , Tuo Capitano delle Guardie, l'IHò ’ & altri così Offitiali, come foldati, creduti più confidenti! Cominciarono alcuni di quefti tra loro fteffi a riflettere ; & a difcorrere poi con gli amici : Efsere nelle battaglie comune il pericolo -, ma de pochi il premio , e la gloria : qui aprir fi loro un campo di confeguire con memorabile fama , opu-lentiffime fpoglie. Dipender la Vittoria da loro voleri, e dalle lor defire. A che feguitarfl un ribello infelice , abbonito da tutti, che vuol vendere il loro Jangue, e 1‘ honore infis. me con la fede, e con le piasse a gli fi r ani eri ì Con un fol colpo fvenarji la vittima, efpiarjt la colpa , placar fi I Vr incip e •, an^j obligarft a retribuire beni , e grafie a chi gli conjerva i obbedienza , O1 i T\egni . Tanto bailo ad animarli, perche ognuno era di già perfuafo dal proprio in-terette j onde, datafi la fede trà loro, il Lesle, il Buteler, il Gordon tratterò alcuni altri -, & invitati l’Ilio, & il Ter-fica a cena nelle loro ftanze, rifcaldando trà3 bicchieri ’1 dif-corfo , fìnta contefa, gli trucidarono, confondendo, violata r hofpitalità, il vino col fangue . Indi, per non dar tempo alla fama, corfi alla Camera del Valftain, e sforzata la porta j mentr’ egli fvegliato vuole affacciarli a una fineftra, per chieder’ajuto, e fgrida i congiurati -, quefti lo trafittero d’Alabarda con molti colpi. Poi, lafciatolo efangue sù’l fuolo, u-fcirono dal Cartello ad informare le militie del fatto , &alutin-garle con molte promette. Nè provarono grande fatica j perche , eftinti i Capi, alcuno non ardì d’ alterarti. Il giorno fe-guente, lafciate chiufe le Porte, affinché non fi publicattela morte , fortirono dalla Città fotto titolo d’honore, e di fcorta ad incontrare il Duca Francefco Alberto, che veniva per nome del Vaimar a ftabilire i concerti -, & arredato prigione, lo conduffero a Vienna, dove trovarono grandi applauli, e ricchiffimi premii. Tale fù il dettino infelice d’Alberto di Valftain , Duca di Fridlandt, c’ haveva altre volte domato coll’ armi l’Imperio , & atterrita col nome 1’ Europa . Egli follevò la Nobiltà della nafcita con la virtù militare, che