I IO lazioni italiane di tutta la linea orientale d’ Italia nelle relazioni commerciali colle popolazioni della costa opposta dell’Adriatico, e soprattutto il commercio pugliese colla Bosnia e 1’ Erzegovina, su cui tornerò più tardi ; — a riguardare le relazioni politiche coll’ Austria-Ungheria in modo ben diverso da quello onde ne possano scaturire certe Triplici che se bene ad altri recarono, non fecero certo in Italia scorrere i fiumi di latte e miele : onde in un avvenire forse meno lontano di ciò che si creda, il popolo che più di tutti al mondo avrebbe diritto di un’ azione civile e feconda nel Mediterraneo, non si vegga paralizzato, assiderato dai venti del nord, esso che su tutti ebbe ed ha calore nell’anima, nel genio, nella secolare sua storia ! APPENDICE DI ATTUALITÀ ALLE COSE FIN QUÌ DETTE. Quanto ho dettato fino a questo punto non è la mia convinzione dell’ieri soltanto. Già consegnato ad un editore milanese, 1’ Agnelli, due anni or sono, per necessità di lima e di aggiunte ritirato ancora 1’ anno scorso, questo scritto data da varii anni, mettendo direi quasi ogni mese prova accanto a prova, documenti accanto a documenti. Sapevo la grave responsabilità di chi stando in Italia si assuma di scrivere sull’ Istria, dove in schiera numerosissima eletti ingegni recano poderosamente e assiduamente diuturno tributo alla storia della propria patria. E confesso che più volte mi caddero inerti le braccia e quasi mi prendeva l’angoscia di chi ha bisogno di arrivare ad una meta perchè di ciò ornai fece lo scopo del proprio studio, ma in pari tempo sente di non poterci arrivare. Ma quello che più mi teneva