38 predica lo sterminio a vendicare Ketteler e Russia distende P ugna sulla Manciuria e umilia 1’ Inghilterra che a Fascioda aveva umiliata la Francia. Sul grande scacchiere europeo Francia quasi abbandonata dalle nazioni europee cerca scampo nello stringere la zampa al Grande Orso, ma il duetto franco-russo stride : ha dissonanze non armonie, perchè primo cemento di alleanza è in qualche modo il contatto di sentimento, di idee, di vedute ; — Inghilterra alle prese col Transvaal, perde in una lotta inumana parte di quell’ aureola di umanitaria e liberale che si era conquistata, onde parve sua prima punizione lo scacco odierno in Cina ; Austria si dibatte tra gli urli di un popolo pugnace e ferino che si sente giovane, e a cui la civiltà circostante ha dato una coscienza e gli ostacoli un valore e non pensa o non vuole abbandonare una politica bisettrice dei poteri e delle responsabilità per mettersi piuttosto ardita alla testa di un nuovo ordine di idee che forse sarebbero la sua fortuna ; — Italia, come se non bastasse il disgraziato confine a Settentrione e ad Oriente, con una lunghissima ed infelice spiaggia adriatica, esposta alle cupidigie del primo che passa, ha la nefasta lotta che tiene lo Stato e la Chiesa separati così da non permettere che tutta la massa del suo sangue generoso porti la floridezza e la vita nel suo bel corpo. La minaccia dunque germanica e russa accennate da qualche solitario da trent’ anni a questa parte, sussiste tuttavia e più accentuata. Ecco dunque la necessità che la diplomazia nostra si faccia una buona volta più vigilante che in passato e seguendo gli esempi della grande República di Venezia e del genio antico di Roma si guardi alle nostre spiaggie, agli spalti nostri, con 1’ ansia della responsabilità, con 1’ occhio acuto che vegga un assai lontano domani, colla coscienza del sacrificio a cui ciascuno può essere chiamato ; sacrificio