406 attorno ai fianchi del colle « divisa, dice il Luciani (i), in isole di case separate da clivi (che il popolo dopo 2000 anni con lieve corruzione denomina c/m), clivi che scendendo staccavansi quasi raggi annodati da vie circolari, concentriche e allargantisi a misura che il colle scendendo si allarga. Ai piedi del colle, dalla parte del mare, nel sito della piazza attuale, vi era il foro. Di forma rettangolare allungata, presentava uno dei lati maggiori al mare, e aveva il comizio per dodici gradini più alto. Sul ripiano di questo poi, sopra basamento di altri sette gradini, si alzavano due templi, 1’ uno dedicato a Roma ed Augusto tuttor sussistente, 1’ altro, come dicesi volgarmente, a Diana, ma che avrà servito più probabilmente da Curia. « Tutta la città era ricinta di mura turrite con fossa, le quali, a giudizio del Kandler avrebbero girato 1070 passi romani (metri 1623) e abbracciato una superficie di 75000 passi romani quadrati. Di questi il Campidoglio ne avrebbe avuti 7500, il foro plebeo 1500, il foro patrizio o comizio 350. Le mura erano tagliate da 12 porte, 5 di terra, e 7 sul mare. Quelle di mare sono sparite ; dell’ altre ne restano tre, porta Aurata, porta Ercole, porta Gemina : più , resta una porta del Campidoglio. Per la prima si usciva in Via Flavia, via commerciale conducente pel campo Marzio al porto fianatico (golfo Medolino) ; per porta Gemina si usciva nella via militare che, attraversata 1’ Arsa, conduceva oltre Albona, nella Liburnia e nell’ Illirio. Altra via principalissima, imperiale (che oltre Dignano, Rovigno, Parenzo dirigevasi in Aquileja), usciva per porta a mare, che più non esiste. » Della potenza Romana esistono in Pola monumenti insigni. Dirò in breve dei principali. (1) Il Luciani scrisse queste notizie pel Dizio», corografico dell’ Italia, compilato (an. 1869) a cura del prof. Amato Amati ; edit. il Vallardi di Milano. Vedasi Voi. VI, da pag. 332 a pag. 348.