a Venezia dove alimenta quasi esclusivamente 1’ artistica industria vetraria ; è una sabbia finissima, cristallina, di quarzo e di mica, che si scava da arnioni e borse contenute nel calcare. Ne esiste di analoga nei dintorni di Sacile in Friuli, e vicino a Romano, nel Trevigiano, presso ai confine col Vicentino. Alla punta Merlare ed a Medolino questa sabbia quarzosa è più ricca di mica ed occupa una estensione ragguardevole, collo spessore sino a 4 metri. E un deposito assai problematico, che si volle spiegare come un resto di antiche alluvioni, ma che forse non è che un residuo della soluzione dei calcari all’ atmosfera, come la Terra rossa, e condensato dai venti ». Il Carso d' Albona, tra Val d’ Arsa e vai di Fianona. È un lembo di terreni eocenici : abbondante di fossili, specie i bellissimi fossili cretacei, Radiolites. Come si disse più sopra è qui che c’ è il potente deposito di ottima lignite (Cave di Carpano in Val d’ Arsa). Per quali vicende geologiche passò la penisola istriana ? Ve lo dice maestrevolmente il Taramelli e riporto il brano che oltre a contenere della scienza pura racchiude un monito salutare per 1’ avvenire. «...................... per una lunga serie di secoli, misurata collo spessore di centinaia di metri di roccia calcare, questa area fu sommersa e le rudiste con altri fossili a miriadi, a nidi, a cimiteri sterminati, formano spesso interamente gli strati marmorei. Quei fondi marini furono una prima volta sollevati al finire dell’epoca cretacea e sulla terra novella si stesero paludi e maremme, dense foreste e lande pianeggianti ; è il periodo liburnico, segnato Prof. Silvestri — L’ Istria. 21