192 grotta di San Canziano) è che siano il risultato della forza erosiva potente che avevano le acque ricchissime di anidride carbonica. Queste acque agivano irresistibilmente sul calcare come agente chimico, lo erodeva per spazi immensi sciogliendone il carbonato di calcio. Finché durò 1’ anidride carbonica nell’ acqua che invadeva tali grotte, esse sempre più si allargavano per erosione. Finito il lavoro chimico, cominciò l’altro lavoro puramente di cristallizzazione e lentissimo, per il quale la filtrazione dell’ acqua sviluppa le stalattiti e le stalagmiti che un dì senza l’azione dell’uomo riempirebbero le grotte e le rendereb-bero impraticabili, come faranno di quelle nelle quali l’uomo non vi possa a tempo penetrare. La grotta quindi ci rappresenta il lavoro di Sisifo della Natura : questa dapprima impiegò anni ed anni a produrre degli immensi vuoti sotterranei : lavorò quindi centinaja di secoli ad abbellire questi vuoti delle più fantastiche e capricciose sue ornamentazioni ; poi Fig. 3« CAVERNA DI S. CANZIANO Fot. Benque % neWeVefefà (bkunnes-bkotte) persevererà in (formazione stalagmitìca di piccole fontane) tale i'SlVOfO dìe O Strili-