418 pio porto (il portus flanaticus dei romani), circostanze le più adatte ad un commercio ricco ed attivo. Speriamo ed auguriamo che dopo Nesazio i nostri dotti si volgeranno anche là dove doveva un dì essere ferventissima la vita preromana, se la difesa e la resistenza non dovevano cessare che alla condizione della distruzione delle città murate. Che splendida pagina di gloriosa istoria sarebbe ! Scoperta archeologica al Capo dei Monumenti. — Circa una trentina d’ anni fa, proprio al Capo dei Monumenti fu fatta una importante scoperta di Pullonica, d’ uno stabilimento romano, cioè, dove si confezionavano le lane. Già in alcune iscrizioni poiane si rilevava 1’ esistenza di fabbriche adibite alla concia delle pelli, alla tintura o purificazione delle lane, alla confezione delle schiavine e dei panni scu-tulati, (V. p. 73 delle Note Storiche del De Franceschi). Ma non si era ancora potuto mettere la mano sovra una pianta qualunque di uno di tali edifici così da averne l’idea anche de visu oltre che pei libri degli storici. Nel Dicembre del 1875 la scoperta fu fatta, e dovuta al caso. Era già stata osservata un’ area a circa centocinquanta metri dal mare di pressoché. 5000 mq. coperta di macerie. E gli archeologi pur non scandagliando a dovere il terreno, avevano subodorata la possibile esistenza di stabilimenti industriali, propizia essendo alla congettura la posizione, a pochi passi dal mare, e a piccolo tratto dalla città di Pola, usando veicoli marittimi. Nel 1875 dunque si stava erigendo « dietro la batteria « detta dei Monumenti (x) un vasto edifizio erariale, e do-« vendosi a tal fine costruire una nuova strada rotabile, (1) Tolgo il presente racconto della scoperta al dotto storico dott. Tamaro « Le Città e le Castella dell’ Istna » la quale sua pubblicazione di cui tante volte dissi, mi auguro pel bene delia repubblica letteraria condotta a termine quanto più presto. (V. Voi. 1. pag. 51).