9 Può pensare il mio lettore come 1’ illustre abate piemontese mi abbia comunicato il suo entusiasmo. Tanta vita di ricordi, tanto calore di frase, tanta poesia di sentimenti in un ottuagenario mi avevano messo nell’ anima un tale desiderio di visitare quei luoghi che, se non fossi stato trattenuto da doveri imperiosi in patria, avrei antecipato di varii giorni il mio viaggio. Ma di una cosa mi persuasi tosto, che mi conveniva procurarmi varie opere che dell’ Istria mi parlassero. Ebbi in pochi giorni le « Note » del De Franceschi che lessi, pur nella loro severità, col piacere stesso con cui avrei percorso le scene di un romanzo. Indi coll’ aiuto della « Bibliografia istriana » cortesemente prestatami da Mons. Bernardi mi sepellii lunghe ore nella Bibliot. Marciana consultando carte antiche, scrittori vecchi, storici romani. Rimasi veramente sbalordito al vedere il cumulo di materiali raccolti su quella regione. È prezzo dell’opera che io ponga sott’ occhio ai miei lettori una piccola parte di ciò che fu scritto sull’ Istria che può servire a due scopi importanti : primo, dar per caso a qualcuno di loro modo di attingere direttamente cognizioni ad uno studio completo, severo, erudito su questa Italia Orientale, facendo tesoro delle parziali osservazioni, per un lavoro futuro che risponda a tutte le esigenze storiche, letterarie e scientifiche ; — lasciare ad essi campo di distinguere in che consista tutta quella parte'di lavoro mio personale che devo ad un decennio di osservazioni, di esperienza, coadiuvato da amici preziosi e carissimi che incontrai dovunque e ai quali fin da queste prime pagine protesto la più affettuosa riconoscenza. Prof. Silvestri — L’Istria. 2