IÓ7 sano, fiumicello cui la storia col noto Placito fece immortale. Un promontorio porta Isola entro mare, e il lido proseguendo verso ovest disegnerà una scarpa di roccia abbastanza elevata sul livello del mare (da m. 48 a 118) dominata dal m. Luzan (m. 192) e che forma due deliziose vallette : quella di Isola e quella di Strugnano che termina colla punta Madonna di Pirano. Chi vuole abbracciare questo tratto di costa e godere uno di quei tramonti, come si possono ammirare dall’alto della bella Opicina sul lido di Trieste, dalle rovine del Castello di S. Servolo, dalle rovine del Castello di Sipar sebbene a fior di costa, come del resto da mille punti della spiaggia istriana che spessissimo si eleva di molto sul livello del mare, — da Isola si rechi sul monte Maglio (m. 280) o al più vicino m. S. Donato (m. 265). Ed eccoci al Vallone o rada di Pirano, profonda ed importantissima per la sua stazione balneare di Porto Rose, magnifico tratto di costa su cui pendono ridentissimi i colli proteggenti tra il verde le ville signorili, e per le sue saline, le più importanti dell’ Impero Austro-Ungarico. Quivi ha sbocco il torrente Dragogna. La rada di Pirano si dice anche di Siciole o Sizziole. Il Porto Rose colla bellissima punta di S. Bernardino offre alle navi asilo sicurissimo a gettarvi l’ancora. La valle si presenta oggi metà di ciò che era un tempo. Dove un dì fuvvi mare oggi vi sono le saline. Ma il mare oltrepassava anche quel confine, giungendo fino a Castelvenere, dove appunto formava il porto sicuro e assai difeso di Venere. La profondità del vallone di Pirano fa che la costa risalendo fino alla punta di Salvore e poi ridiscendendo verso ESE. formi una specie di penisola ubertosa, ridente dove s’ erge la più splendida villa di tutto questo territorio la villa dei signori Cesare, famiglia cortese e signorilmente ospitale. Dalla loro torretta la vista è un incanto, dal superbo faro di Salvore (il più grandioso in tutta l’Istria) alle