285 Oltre a questa specie di orso veramente gigante la caverna albergava un’altra specie molto più piccola di orsi, però sempre maggiore degli odierni : ma gli scavi furono in ciò poco rimunerativi. Non si trovarono che 4 cranii incompleti : tuttavia pare si tratti di una specie affine all’orso bruno e che ricorda V Ursus arctioides Blurn. Carattere suo saliente è la mancanza della cresta sagittale, che non trovasi accennata che verso 1’ estremità dell’occipite : il cranio appare molto largo e arrotondato. Più interessante ci si presenta il leone delle Caverne [Felis spelaea), specie rarissima non essendo stata trovata che una mascella inferiore destra e il terzo osso metacarpale destro. Notevole è specialmente nella tigre, dice il Marche-setti, P altezza verticale del condilo (1), che supera quasi d’un terzo quella del leone, la posizione obliqua del condilo e la risultante maggior larghezza della fossa coronoi-dea. La nostra mascella fossile tiene generalmente un posto intermedio e va distinta per maggiore robustezza. L’ osso metatarsale ha una lunghezza di 139 mm. Quanto poi a riconoscere nella Felis spelaea più la specie leone che la tigre, dobbiamo affidarci ai competenti in materia : ed è appunto dopo gli accurati studii in osteologia comparata dei signori Filhol (2) che lo stesso Marche-setti accetta la denominazione di Leone delle caverne. (1) Si indicano con questo nome certe prominenze delle ossa, siano articolari, come i condili dell’ occipite, del femore e della mascella, oppure non articolari, come le tuberosità dell’omero. (2) Annal. Sciences Natur. Zool. Voi. XIX. Prof. Silvestri — L’ Istria. 3<