LIBRO PRIMO. 45 Confifiendo nella Fanciulla il pegno della quiete d Italia, 1613 di cui gelo).'amente fi profeffava il Rè mallevadore , e cu-fiode , in mino di lui dover fi per ogni rifpetto deporre . Di che temer Ferdinando ? fe ì fuoi Stati fono fotto l'ombra Reale così felicemente raccolti , diffidare per avventura , che la "Nipote comune vi fiia con ficure^a , e decoro ? temer forfè , che con tali arti gli fia la Fanciulla rapita , da chi lo redintegra dello fiato , rifarcifce le perdite, protegge la Cafa ? Ricordargli che i fentimen-ti, e le fof\c de Principi grandi non poffono, che con /’ ubbidienti raddolcir fi, e placarfi . A tali diicoriì il Duca fi contorceva, conoicendo le perfuafioni del Pimentelli, accompagnate dall’ autorità, e dalla forza, e le fue rifpofte ¡M*-non alfiftite, che da ragioni, e preghiere. Difendeva però le fue negative con allegare il rii petto, che a Cefare profef-fava , & alla Reina Reggente , da’ quali feriofamente gli s’ era impoito di non alienar la Nipote j e per giuftificariì chiedeva tempo d’efpedire alcun fuo Miniftro a Madrid. Ma il Pi-mcntelli, a niente acquietandoli , negava partire fenza la Prin- maggior-cipolla, quand’ ella caduta inferma, e fattagli!! vedere in i-ltato di non azzardarla al camino, fervi di giufto pretefto fopprazgiun-di licentiarlo. Subito il Duca efpedì in Spagna Scipione Pa- t‘‘olfaNi' fquali Referendario, & in Francia altro Miniltro, per rap-prefentare le feufe fue all’ una Corte, e follecitare nell’ altra l’ailìftenze , e gli ufficii. Haveva il Governatore, quando a Mantova inviò il Pimentelli, per non moftrare partialità , ef-pedito Sanchio Luna, Caftcllan di Milano, a Turino, perii- carUrU gnificare al Duca, che diiarmalle. Carlo accorgendoli , che ci^rfe)^r' le dilcordie lue con Ferdinando, portavangli ambidue a ca- Pm! * dcre fotto 1 predominio di Spagna , non volendo apertamente negarlo, li 1 chetali va con varii pretefti, & in particolare, repugna 9 che a fuoi confini udendo qualche ammaramento di Franca fi , conveniva itar vigilante j Onde desiderava , che gli folle P permeilo trattenere qualche militia itraniera , & a pegno maggiore di lua tede al Re ,-e di fua difpofitione alla quiete, chiedeva alcuni Terzi Spagnuoli, per alloggiare nel Piemonte, acciocne accorrere potcllero, dove portalie il bifogno. S’av-videio i Munita, eh’egh mirava > ò adattrahere, e ltuzzicare ap-