414 DELL’AGRO POLENSE I confini dell’ agro antico furono prima determinati dal Kandler che in siffatti problemi fu veramente maestro ; più tardi modificati da Mons. Deperis, come vedremo. Egli dice che 1’ antico confine romano fu conservato nel diritto delle acqiie, ciò che non si accordò ai Comuni terrieri che ebbero spiaggia di Mare. Vistro (P odierna Valle) fu in antico il limite estremo ; al lato opposto era il Monte Rovinai, e in mezzo ad essi, Monticelli. L’ Agro della Respublica Polensium comprendeva : Pola che comprendeva Dignano, Mutila e Faveria. Nesaction che ricostrutto dopo la conquista fu popolato da cittadini romani : comprendeva Momorano e Marciana. Vallis corrispondente all’ odierno Valle. Cissa corrispondente all’ odierna Rovigno, sprofondatasi per cataclisma e dove esisteva una rinomata fabbrica di porpora. Duo Castra e San Vincenti (di cui si ignora il nome antico) (Vedi su ciò la nota più oltre). Quest’ agro è stato fiorentissimo al tempo romano, come si può dedurre dalla penisola cosiddetta dei monumenti (Camolimenti, Capo dei monumenti) nonché dai celebri capolavori in Pola, se pur non esistessero gli scritti di Cas-siodoro, che lo affermano. Ma la vita fiorente e direi quasi febbrile dell’ attività romana si deduce da quanto finora è stato scoperto e trovato a non grande profondità del suolo. La sola Nesasio ha dato già a Pola un intero ampio museo ! « Nell’’aperta campagna si trovano sparsi molti pozzi stretti, rotondi, coi quali i Romani preludendo quasi a più recenti invenzioni, scendevano a trovare P acque sotterranee spesso a grande profondità ; e di molte strade, dette popolarmente strade romane, sussistono ancora traccie evidenti