5*1 con canti popolari italiani. A Rovigno vi è pure un giornale battagliero, vigile scolta del sentimento italiano « L’Idea Italiana » diretto da G. Bartoli una vera stoffa di giornalista. Vi conobbi uomini di elevato sentire e di ferreo carattere, dalla conversazione coi quali riportai le più care impressioni, il Podestà, on. dott. M. Bartoli, mente elevata e nobile cuore, amatissimo in Rovigno, l’attivissimo sig. Robba, il caldo amatore della madre patria Francesco Sponza, F ing. Benussi e tanti altri. E qui mi è caro anzi esternare la mia perenne riconoscenza ai signori Robba e ing. Benussi per avermi procurato la lancia a vapore, affinchè potessi percorrere tutto l’interessantissimo canale di Leme (v. fig. 46, 47), di cui dissi a pag. 170. Mi giova ripeterlo: P ospitalità più squisita è la caratteristica geniale dell’ Jstria. Pola - Albona - Pisino - Capodistria. — Su Pola m’indugiai a descriverne i monumenti nel capitolo di quest’ opera « Antichità romane » (v. fig. 2, 20, 49). Su Pola moderna si è detto tutto quando si sappia che è il primo porto di guerra dell’impero Austro-ungarico. Forti numerosi la cingono : batterie potenti la proteggono, caserme grandiose, un grande arsenale, ospitale militare, bacini asciutti, bacini galleggianti, cantieri atti alla costruzione delle corazzate, perfino i monumenti militari, nulla manca, perchè Pola o-diema si scambi facilmente per una grande caserma. Non s’ incontrano che ufficiali e marinai, non si vedono che offese e difese in cui il genio umano si acuisce contro 1’ umanità nella legge suprema del ferro e del bronzo. Quanto ad opere civili : si spinse dal Ninfeo al castello l’acqua : di là a tutta la città ; — quasi una nuova città sorge con lavoro febbrile sul colle dominante 1’ arsenale : ha inaugurata una scuola superiore femminile ; ha adibito un magnifico locale a Museo patrio, in cui si raccolse tutta la ìicca collezione degli scavi di Nesazio. L’italianità vi è mantenuta viva dalla nobile operosità di tanti cittadini cui sacro è il nome latino, e il merito dei quali è tanto maggiore quanto più le condizioni create a Pola dal governo imperiale sono difficili e talora aspre. Ivi Dante ha studio e culto, e sorse non è molto la sua effigie severa come simbolo di fede e come augurio, disse Attilio Hortis. Quell’ imagine che della destra tocca i monumenti po-lesi, barbaglio di civiltà latina, e della sinistra li addita agli odierni figli, è il mistico anello che coll’età di mezzo unisce il passato e l’avvenire. Finché un podestà illuminato e tenace nella sua aristocratica fermezza come 1’ on. Dott. Rizzi regge le sorti della celebre città romana, c’ è da guardare questo avvenire con un largo senso di speranza. Cara cittadella Albona ! (V. fig. 77) splendida posizione, popolo eminentemente italiano, glorioso nella storia, ospitale, aperto al bello, unito attorno a quel podestà che gli parla di idealità patria e lo educa al fine sentimento della musica. Una giornata indimenticabile per me quella in cui tenni una conferenza in quel teatro rigurgitante di persone, vibranti commosse tra gli inni nazionali e il ricordo che io loro destava della mia Venezia per la quale