38o della ferrata, poi fra Senosecchia e Prewald, nella Valle del Vipacco, ove terminava ad Aidussina (i). II." in un vallo esterno che partivasi da Oberlaibach e fatto ampio giro andava ad unirsi al Castrum Catalanum sopra Fiume. Il Kandler crede però questo vallo una linea esterna di vedette. III.0 in due valli intermedii minori del I.° e del II.0 ; uno che partiva dal Piruni e non avanzava oltre i monti a levante di Adelberg ; un altro dal Piro al lago di Planina (2). Su questi valli osserva (3) che non sono continuati, ma interrotti là dove il monte dirupato offriva in se ostacolo di difesa. Ma non voleva che si cessasse mai dalle ricerche attive che portassero tutto il grandioso lavoro romano alla luce, dovunque lo rispettò il morso dei secoli: domanda il Kandler aiuti al Municipio di Trieste, alla dieta istriana, a quella di Gorizia, al governo della parniola. Ha buone promesse, ma !... attendere, meno che corto. Non gli mancano nemici che dicono il vallo una sua fantasia : il Buttazzoni è colto dalla morte in mezzo al suo lavoro, l’ab. Pietro Hitzinger tiene viva la questione, fino a che 1’ agitò con grande successo l’esimio prof. Alfonso Miillner, conservatore del Museo di Lubiana. Non era possibile che quel coscienzioso e grande amatore di cose romane come è il prof. Puschi, non mettesse tutto sè stesso in così importante argomento da cui possono dipendere molte altre questioni scientifiche. Quando fu proposta una carta archeologica dell’ Istria che comprendesse quanto restava dei tempi preistorici e dell’ epoca ro- (1) Puschi, Limes italicus orientalis o i Valli romani delle Giulie, con una tavola. Tip. Coana, Parenzo. Pag. 4. - (2) Puschi, ibid. (3) Ibid. pag. 4 e 5.