750 DELL' HISTORIA VENETA 1643 congiungerfi ’1 Corraro , & il Duca , il Cardinal’Antonio , che x'n'annia r^aPeva tutti 1 I°ro difegni, fece , per impedirli , attaccar« Nonantola da quattro mila foldati. II luogo è oltre al Pa* fojienutafi naro ^enza difeia di fortificatone ; e veniva guardato da’ Veri» dar ’ netiani con due compagnie fotto il Colonnello San Martino, *odeard»cbt c^e vo^e a^ 0gm modo foilenere l’attacco, e la batteria di hfoctorra. due groffi Cannoni, dando tempo al Duca , che a Modona fi ritrovava, di venire co’fuoi, e co’duemila fanti de’Venetia-ni al foccorfo. Giunto quelli al Ponte del Navicello , trovollo ttjirìgntn- quattro compagnie di Cavalli occupato ; ma fugatele , per-de gii «g- venne a Nonantola, & obligò alla ritirata il nemico . Ciò ^tìrÌrfene" confeguito in momenti, egli pure fé ne ritornava, quando fi -, nei riter- trovò incontro il Cardinale; e fe bene la marchia haveva ilan-cata la gente, ad ogni modo volle il Duca attaccarlo. Ap- mittendo Pena ^ mo^e 5 c^e prefero i Pontificii la fuga ; nella quale in-in*fuga i feguiti con morte d’alcuni, e tra quelli di Francefco Gonza-P™Ì‘giiai- Sa ’ Sergente General di battaglia, poco mancò, che il Car-ui molti , dinaie, a cui fù uccifo fotto il Cavallo , non redatte tra i llfdJvTpTi- prigioni, che arrivarono al numero di ducento. I Collegati giomjicar- deliberarono, demolita Nonantola, per non impegnar prefi-to7io. dio in iì debole luogo, di paifar’a Spilimberto, donde entra* xZTntda rono nc^ Territorio di Bologna, fcorrendo fin’alle Porte del-d<>’la Città, con danno, e terrore al Paefe. Piumazzo, lafciato Uc'he farro* i11 abbandono dagli habitanti al comparire di ducento Fan-m fin sài, ti, e cinquecento Cavalli, fù occupato. Il Barone di Deghen* PiolL ‘ B°~ felt, che comandava la Cavalleria della Republica, ricevè in con acqui, deditione Bazano, e non {limandolo facile a foilenerii, l’abbandonò . Ma i Pontificii, havendovi introdotti trecento Soldati, diedero motivo a’Collegati di rioccupario, come facilmente feguì, dandofi ’1 prefidio a patti, che non furono offendati , per eiferiì contra il loro tenore trovata certa polvere trà il bagaglio; onde, ipogliati per iilrada , reilarono tutti da quelli prigioni. In Tofcana haveva in quel mentre il Savelli ricupe-ricoveratofi raro Paflìgnano, tagliando a pezzi ducento huomini del pre-panano. ^jQ ^ con prjgjonja jej Comandante ; e poi indarno tentata col pettardo Città della Pieve. I Collegati havevano occu-daqu!ftUc. pato Paciano ; e ilando 1’Armata del Gran Duca con otto mi-cupatcfi. ja panti} e mille quattrocento Cavalli, e trenta Cannoni accani-