446 longobardi infatti che avevano saputo calando dalla Pan-nonia, mettere così salde radici in Italia, che per tanti anni aveano guardato al Friuli orientale ed aspirato a un pieno e sicuro possesso dell’ Istria usando ed abusando perfino di tutte quelle armi che il notissimo « Scisma cosiddetto istriano dei j Capitoli » dava loro in mano : quei Longobardi, dico, che, nonostante la bufera di Pipino scatenata dai papi ai loro danni, si conservano 1’ Istria, alla quale re Aistulfo prepone a Duca Desiderio di Brescia, e pei quelli il favore del papa ritorna così da essere fattore primo a che il duca d’Istria, Desiderio, diventi, alla morte di Aistulfo, re dei Longobardi — chi avrebbe detto, che quei Longobardi tanto poco rimunerassero il favore pontificio da divenire suoi nemici mortali ? Mancato infatti Desiderio ai patti, non solo, ma corso in armi eziandio fino a Roma, papa Adriano fu costretto a ricorrere al figlio di Pipino, Carlomagno — e le vicende poi sono note. L’anno 774 il regno longobardo ebbe fine colla sconfitta di Desiderio a Pavia, e la Lombardia aggregata al Regno di Francia. Il dominio longobardico che era durato in Italia due secoli, in Istria non andò oltre a 23 anni (751 - 774)! La storia istriana non ci ha conservati documenti precisi ad intendere quali costituzioni politiche desse il nuovo governo, il duca Desiderio. Ma non pare tuttavia che siano avvenute profonde mutazioni, tanto più se è vero quel patto che pare corso tra i Longobardi e i Bizantini nel 767 che l’Istria sarebbe stata restituita a Bisanzio. Per quanto questo fatto non siasi visto avverato durante il dominio longobardo, un qualsiasi patto di tal genere non doveva invogliare il nuovo dominatore, per esso divenuto provvisorio, a riforme radicali politiche. Tuttavia le condizioni economiche, e lo si capisce facilmente, non possono che aver peggiorato, riguardando i Longobardi 1’ Istria come un paese di conquista. Nè del