375 reggimento municipale considerando questo suo nuovo popolo conquistato come era realmente, italico, abbinerà i suoi destini a quelli della Venezia, sentendo e sapendo che quel-P ultimo lembo della penisola istriana, dove Epulo giacque era 1’ ultimo lembo dell’ Italia geografica. Da allora le navi istriane sotto il soffio potente della civiltà latina, non più sospinte da selvaggio furore di pirateria devastatrice, ma portanti la luce di un progresso umanitario, accanto alle navi latine correranno i mari all’ audace impresa della conquista mondiale, attivando commerci che saranno fecondi ed imprese baciate in fronte dalla gloria. Passati a fil di spada tutti i soldati che osarono resistere colle armi in pugno — fatta cessare a viva forza la carneficina impostasi dagli Istriani — fatti prigionieri quanti potevano avere un valore sul mercato — divisa la preda fra i soldati, preda che passò oltre ad ogni aspettativa, Nesa-zio fu smantellata. Poi venne la volta di altre due città importanti, Mutila e Faveria, che punto scoraggiate dalla fine miseranda della capitale, resistettero quanto quella, e ne ebbero uguale colla gloria la sorte : prese a forza e distrutte. Gli autori della guerra che si poterono avere vivi, furono flagellati e decapitati ; quindi chiesti ed ottenuti gli ostaggi, Histri in ditionem venerunt. Onore però a simili vinti ! Come fu bene osservato dal Fambri « più che dall’ a-vere gli Istriani ideata ed eseguita una grossa e fortunata operazione guerresca, si deve misurare la loro importanza politica e militare dal fatto dell’ avere la guerra avuto da parte loro carattere del tutto offensivo, e vero e proprio