448 DELL' HISTORIA VENETA 1630 fitti il tamburo ; e per tutto ci vediamo cinti da Eferetti e da minacci e. E noi crederemo di debellare vii A ufi riaci 'con difcacciarli da qualche quartiere ? Hanno efjt, cred' io, rifpet-tato fin ad bora le cofe nofire, (y i confini per l equità , e ne ce [¡ita, che nelle nofire rifolutioni convengono confeffare i nty fìri fiejfi TSLemici. Ma fe con armi offen/ìve vorremo ferirli 0 irritarli, c è grande apparenza, che con più gravi colpi in. citiamo fopra di noi ì refentìmenti dì due grandìffimi Trìnci-pi . De foccorfi F rance fi non parlo, perche impegnati nel Vie-monte , non v ha modo di goderli vicini. Dunque feonvohe le nofire maffime, / Configli, an%ì ogni nofiro avantaggio , vorremo dichiararci al prefente, e foli muover guerra agli Au-firìaci ? In deliberatane sì grave ponderiamo efattamente i prefenti co venturi pericoli ; e fe la Libertà è il nofiro 7{e-gno, ricordiamoci, che la moderatane, e la Tace fono fem-f,fia *»«- Pre fìat* * fuoi più fedeli Cuftodì. Dopo qualche fluttuatio-nc degli animi, ognuno alle cofe dette aggiungendo, ò per 1’ una , ò per 1’ altra parte nel fuo cuore motivi, a’ più cau-ti prevalfcro i più generoil configli j & a compiacenza de' Minirtri Francefi, fù al Sagredo, Generale, commetto , che apprtjian- alleftitte la marchia , & intraprendette que’ tentativi, per ifcac-ciar gli Alemanni , che di concerto col Duca di Mantova , Z'r'nifiA' c co^ Marefcial d’Etrè foffero (limati opportuni . Era entra-ìmJmi. to il Marefcial predetto in Mantova con titolo d’ Ambafcia-tor’ Eftraordinario della Corona Francefe, e di Generale del-1’ Armi, per oftentare il patrocinio, che voleva il Rè pren-mntr ¡1 ^crc qucgl’ IntereiTi . Et haveva trovato il Duca molto Duca ga- turbato, e perpletto ; perche, folito egli per natura difeorre-re più torto, & intraprendere le colè grandi, che conftante-mente perfettionarle, trafitto da cure acutiifiine, pareva (otto la mole del nuovo Principato deprctto. Non gli mancaci- «1^1 vano occulte lufinghe da gl’ inimici, e da’ finti Miniftri per-i'duttun,. con{]gli f cilendo altrettanto circondato dall’ infidie , quanto abbandonato da’ fentimenti finceri . Difpiaccndogli propriefeia- tutto cjòj che s operava per Tua falute, non volle confpira* r a’concerti, & accelerò con gli altrui danni la propria rui-na . In un’ abboccamento del Marefcial col Sagredo rifoluta 1* imprefa di Goito, per efeguirfi coll Efercito, clic la Repu- « r bli*