Capitolo Quinto. L’ OPERA PERSONALE DEL MAGINI § 1. Premessa. — Lo studio fatto nel capitolo precedente delle fonti delle singole carte maginiane ci permette di esaminare e di valutare, ora, l’opera personale dell’Autore. Come si è veduto, egli aveva una conoscenza vastissima, anzi, possiam dire, completa del materiale pubblicato per le stampe fino al tempo suo : gli erano noti i lavori del Gastaldi, il suo massimo precursore italiano, che cita più volte nel suo “ Tolomeo „ e dal quale desume la carta del Padovano ; l’opera dell’Ortelio, dal quale sono desunte, come altrove si disse, quasi tutte le tavole nuove annesse al Tolomeo medesimo, e soprattutto la raccolta di carte dell’ Italia e le altre opere cartografiche di Mercatore, ch’egli ricorda pure assai spesso nel suo “ Tolomeo „ e altrove, con parole di gran lode (1), e di cui ebbe sott’occhio certamente le carte edite nel 1589, attingendone anche talora elementi per taluna delle sue carte speciali (Lazio). La sua conoscenza delle singole carte regionali d’Italia ci è poi attestata, non solo dall’uso che ne ha fatto per quelle tra le sue proprie tavole, che noi abbiamo riunito nel gruppo A, ma anche per taluni accenni critici alle carte del Friuli (2), del Napoletano (3), della Marca d’Ancona (4), alla Toscana del JBellarmato ecc. (5). Ciò nondimeno, poco più di un quinto delle carte maginiane deriva da materiale già pubblicato ; del resto egli fece sempre ricerca di elementi inediti, ufficiali, richiedendoli ai singoli governi d’Italia, con l’intercessione e l’appoggio di autorevoli amici; in più casi si rassegnò a ricorrere a carte stampate, quando quegli elementi ufficiali gli vennero negati (come pel Dominio Fiorentino), o quando non ne trovò di utilizzabili (Patrimonio di S. Pietro). Salvo una sola eccezione, rappresentata dalla carta della Sicilia (6), i materiali inediti, ufficiali, da lui utilizzati, non avevano mai precedentemente servito per carte a stampa (7). Questi materiali erano, nella quasi totalità dei casi, quanto di meglio si poteva avere allora per i rispettivi territori, ed anche i materiali a stampa utilizzati, in man- (1) Geografia.... di Claudio Tolomeo ecc., ediz. ital., Venezia, x598 Parte II, CC2II V: «Gerardo Mercatore prestantissimo geografo del nostro tempo» ; Ephemerides coelestium motuum ecc., Venetiis, 1609, in fondo all'Avviso al Lettore : « tabulas habemus praesertim Gerardi Mercatoris, quem ceteris multo praetulimus ob eximiam eius doctrinam ac miram diligentiam ecc. ». (2) Cfr. indietro pag. 43 e Append. Ili, lett. n. 3. (3) Cfr. indietro pag. 15-16 e 73-74. (4) Cfr. indietro pag. 61. (5) Cfr. indietro pag. 70. (6) Semprechè l’ipotesi da noi formulata alla fine del § 23 del precedente cap. risponda a verità. (7) Talvolta i materiali utilizzati dal Magini servirono poi anche ad altri cartografi, come è il caso per il «Ducato di Urbino » del Vrints, che riposa sugli stessi materiali della carta maginiana, ma è posteriore a questa per redazione, anche se fu messo in circolazione prima.