— 35 — carta : siamo infatti nell’epoca in cui l’Arnoldi aveva lasciato il Magini per il Fiorimi di Siena (1). La carta tardò dunque ad essere incisa. 11 18 dicembre 1602 il Magini sollecitava di nuovo le correzioni alla carta, e rinnovava le sollecitazioni nel gennaio 1603, allegando che “i suoi giovani fìaminghi „ stavano per partire (2): si è gih visto che questi sono i fratelli dell’Arnoldi, che il nostro cartografo ebbe a servizio per pochi mesi, dopo la morte del maggior fratello Arnoldo. Un equivoco fece ritardare al Magini queste correzioni (3), ma è verosimile che tuttavia gli giungessero a tempo (giacché in seguito non ne parla mai più), e che perciò la carta potesse ancora essere incisa dagli Arnoldi, nei primi mesi del 1603. Ora è notevole che proprio nel giugno di quest’anno 1603 il Bertazuolo ebbe dal duca Vincenzo 1’ incarico ufficiale di procedere ad un nuovo rilievo del Mantovano, al quale effettivamente lavorò più anni; il disegno, finito nel 1608, rimase però manoscritto e probabilmente andò perduto durante l’assedio di Mantova del 1796 (4). Ma, per quanto il Magini, che rimase per molti anni in relazione col Bertazuolo (5), non potesse ignorare che questi aveva ricevuto dal duca l’incarico ufficiale del rilievo e l’aveva anche assolto, tuttavia non si servì del nuovo disegno bertazzolesco ; infatti la carta del Mantovano, incisa, come si è visto, nel 1603, non rivela traccia di correzioni posteriori, eseguite sul rame, se si eccettui la raschiatura di un nome (6). Invece la carta maginiana presenta notevoli analogie con la carta del Bertazuolo del 1597 per la idrografia dei dintorni di Mantova; anche i centri abitati, che figurano in entrambe le carte, hanno a un dipresso la stessa ubicazione, ma nella carta maginiana, assai più copiosa, molti se ne trovano che il Bertazuolo non ha. L’idrografia delle parti lontane è invece molto differente nelle due carte. Il Magini si servì dunque di altri elementi, probabilmente di diversa provenienza : forse ebbe sottocchio disegni parziali dei singoli comuni del Mantovano, che il duca aveva ordinato effettivamente fossero eseguiti sin dal 1598 (7); probabilmente ebbe altre notizie private dal Bertazuolo, specie per la zona tra Mincio, Tartaro e Po (dint. di Govèr-nolo, Ostiglia ecc.), certo ebbe correzioni numerose da amici e familiari del duca. Per le parti limitrofe al territorio del Ducato, si valse al solito dei materiali che aveva per il Cremonese, il Veronese, il Modenese ecc. Ma il fatto che la nostra carta è cronologicamente posteriore a tutte quelle dei territori circostanti si rivela da ciò che essa ha taluni particolari che mancano in quelle. P. es. la carta del Veronese (che, come vedremo, era gih fatta nel 1598) ha tutto il territorio tra Mincio, Tartaro e Po, ma manca di alcuni particolari idrografici per i dintorni di Ostiglia (Fossa del Molino, lago Calamelo ecc.) che si trovano in quella del Mantovano ; in questa figura anche la Fossa Renana, confine tra Mirandolino e Ferrarese, che manca nella tavola del Ferrarese ecc. Quanto al valore e all’ importanza di questa carta del Magini, basti tener presente, che, come risulta da un documento riferito dal Capilupi, di cui si è fatto cenno (1) Cfr. indietro pag. 18. (2) Lettera i genn. 1603 già cit. a pag. 18. (3) Cfr. il testo della lettera 8 gennaio 1603 diretta probabilmente ad Alessandro Striggio in Append. Ili, n. 4. Da essa si rileva che più copie del disegno fatto dal Magini circolavano per correzione e che le correzioni che a lui più premevano erano allora quelle relative al Mirandolino. ^ decreto in data 19 giugno 1603 con cui il Bert. ebbe il suddetto incarico è pubblicato in D’Arco Carlo Drlle arti e degli artefici di Mantova; Mantova, tip. Mondovi, 1873. Voi. II, pag. 218. Per la storia di questa carta c r‘ APf jL7 Clt" PP* I3'I9» ^ cui si rileva che la carta esisteva ancora, manoscritta, nel 1728 ed era l’unica esistente e ucato, oltre la stampa maginiana. Il Capilupi stesso crede che derivi da questa seconda carta del Bertazuolo una ^ av o a i rogra ica del Mantovano, fatta dai Barnabiti circa il 1625 ed ora custodita nel Museo Civico, della quale il api.upi anc e una riproduzione. Ma ciò non è affatto verosimile, perchè la carta dei Barnabiti, rozza e informe, è assai peggiore anche della prima carta del Bertazuolo. (5) Questi è nominato ancora in una lettera del Magini in data 1 agosto 1615. Ìl n°mt S'Befudftt0 in Palliano, cancellato tra Roncobonoldo e Riccorlando. Nel lembo del territorio Cor-reggiano-Modenese, che rientra m questa carta, si hanno invece numerose correzioni sul rame riguardanti il corso degli affi, di sinistra della Secchia. ° b 1 n, ^ CfhU Decyet°.17 novembre 1598, con cui si ordina a tutte le comunità del Mantovano di spedire « un elenco di tutto le ville, benché piccole siano, et una bozza in disegno del territorio soggetto alla giurisditione ^. ^ in Capilupi, Scritte cit., pag. 14. Alcune risposte si conservano ancora nell’ Archivio di Mantova.