— 158 — fauorirmene. Ma però questo importa poco, ch’io non guardo a 25 o 30 scudi, doue posso farmi honore. Anzi se la detta sua descrittione sarà di quella compitezza eh’ io stimo, e copiosa di luoghi, mi risoluerò di farla prima in un foglio tutta come questa, mettendoci solamente i luoghi più degni, e poi dauanzo ne farò le tauole particolari, cioè tre per le tre valli di Sicilia, nelle quali caderà ogni minutia. Aspetto dunque, come le ho detto, che me ne compiaccia quanto prima, conforme alla sua molla cortesia et alla speranza ch’io ne haueuo, come uederà da quest’esemplare stampato, se non gli sarà stata prima recapitata, sì come procurai, mentre che lei era in Spagna ; col qual fine bacio a V. S. le mani, ecc.... Di Bologna 27 novembre 1608, 7) Lettera al Duca di Mantova in data 10 luglio 1609 (Arch. di Stato di Mantova; inedita). [Nella prima parie della lettera, il M. informa il Duca di avere sborsato 25 fiorini ad Annibaie Manerbio per ottenere il privilegio di slampa per la sua opera, senza tuttavia nulla ricevere per la morte sopravvenuta del Manerbio stesso; chiede pertanto la restituzione della somma]. lo le affermo d’ esser in stato tale d’ hauer bisogno, non di patir danni ma sì bene d’es-ser aiutato a poter proseguire le mie fatiche, e spetialmente quella dell’Italia in libro, che da tanti anni in qua ho per le mani con molta fatica e spesa, che nessuno lo crederebbe, e quando poi penso esser alla fine di essa, all’ hora a punto mi conviene travagliar di nuouo e far dell’ altra spesa in rifare di nuouo sino a cinque tauole eh’ haueuo sino da principio fatte intagliare della Liguria e deli stati del Piemonte e Monferrato, e questo per non hauer potuto hauere, se non pochi giorni fa, li buoni dissegni di detti stati dall’Altezza di Sauoia e dalla Repca di Genova, la quale invero m'ha honorato più di quello ch’io merito scriuendomi ed elegendo gl’ili11“ SSori Luca Grimaldi e Ambrogio Gentile eh’habbiano a trattar meco a prouedermi d’un buon dissegno del'a Liguria, siccome hanno fatto, dandomi inoltre buona intentione ch’io non patirò per la spesa e fatica ch’io fo. Il che ho uoluto far sapere all’A. V., acciocché, se ancor lei hauesse qualch' altro miglior dissegno del Monferrato di quello eh’ altre uolte mi favorì, che fu cauato da un suo molto grande, si compiaccia farmelo vedere ; acciochè con quello e con questi altri stampati e a penna, io possa far cosa buona ; auisandola che nel dissegno dell’Altezza di Savoia ci è disteso tutto il Monferrato assai diligentemente, con la riviera di Genova da ponente, ove quell’ A. ha dei luoghi. Anzi di più io desideravo di hauer una nota di tutte le terre e luoghi del Monferrato e di sapere quali hanno titolo di marchesato e quai di contee, per poter far che ci sieno tutti nel mio disegno e far ancora più evidenti e cospicui i luoghi, che meritano più, siccome ho fatto nell’altre provincie e stati dell’Italia, a’ quali ho posta l’ultima mano. Io feci capo pochi giorni fa per tale effetto al Sor Striggio, il quale spero che mi favorirà a pieno, massime quando sarà con buona soddisfatione dell’ A. V. la quale io supplico che gli lo ordini.... Di Bologna 16 luglio 1609. 8) Lettera a Mons. Spinelli-Benci, in data 13 novembre 1009 (Arch. di Stato di Mantova; inedita) (1). Mi sono poi stati presentati cento ducatoni dai SS" Grimaldi in nome della Serma Repca di Genova, acciò eh’ io dia compimento alle tauole del stato di quella, che deuono esser sino a quattro, e però haverò bisogno dell’opera di m. Beniamino, massime hauendo egli fatto ultimamente la tauola del Piemonte, che si deue attaccare con la Liguria da ponente, non stando bene queste due tauole che s’hanno da attaccare insieme, che siano di due mani; però io supplico V. S. abboccarsi col detto e intendere l’animo suo, perchè non basta che l’111mo Sor Cardinale mi habbia concesso gratia che costui mi lavori le mie tavole, quando non fa cosa per S.S. Il!ma, ma bisogna che ancora costui ci habbia 1’ humore, massime hauendo io inteso eh’ egli si era imbarcato con un certo pittore bresciano di far un’opera insieme, dalla quale sperava un grosso guadagno ; per la qual causa io non uolsi concluder cosa alcuna seco, anzi la mia partenza; anzi io haueuo dissegnato non far altrimenti queste tavole della Liguria, se non mi veniva porto questo aiuto. Mi farà dunque gratia d'intendere quanto egli vuole ch’io lo paghi per ciascheduna tavola, massime per queste della Liguria che sa quello che contengono, e se le uol fare con le cartelle e ornamenti ouero senza, potendo hauer io commodità di far fare le cartelle qui per sbrigarmi quanto prima, e quando potrò esser servito di questi lavori. Mi rischierò di mandar i rami a Mantova, se il Sor Cardle non fosse per partir presto per Roma, ouero aspetterò il suo passaggio (i) Si trascrive la seconda parte della lettera ; la prima non ha interesse.