analoghe per provenienza originaria, che hanno la graduazione, e sono quelle del Tolomeo gastaldino (1548) e delle edizioni Ruscelli-Malombra (1561, 1564, 1574); ma le coordinate maginiane sono alquanto diverse. 7°) Lombardia et Marchia Tarvisina. Questa carta non ha riscontro nè nel “ Theatrum „ dell’Ortelio, nè nelle “ Italiae, Sclavoniae et Graeciae tabulae geogra-phicae „ del Mercator (1589), nè in altre edizioni italiane di Tolomeo. Essa è una derivazione parziale, semplificata, della “ Nova descrittion della Lombardia „ di Giacomo Gastaldi, delineata da Giorgio Tilman e pubblicata in Roma dal Lafreri nel 1570(1), con la quale ha in comune anche gli elementi astronomici. Il quadro magi-niano è più piccolo; molti particolari sono omessi. Ritengo verosimile che la tavola maginiana non derivi direttamente dalla gastaldina, ma da una riduzione di essa, finora ignota. 8°) Forum Iulii et Histria. È identica per contenuto alla “ Fori Iulii accurata descriptio „ che appare nel “ Theatrum „ dell’Ortelio con la data 1573; anche qui nessun elemento del disegno è stato modificato o alterato ; solo si nota l’aggiunta della graduazione. 9°) Sardinia et Sicilia. Questa tavola manca nel “ Theatrum „ dell’Ortelio, il quale, al pari di Mercator, ci dà carte separate delle due isole. Il Magini ha voluto fare una sola tavola, parallela alla VII di Tolomeo, ma in ciò era stato precorso dagli altri editori italiani di Tolomeo, a cominciare dal Gastaldi. E anzi la carta maginiana riproduce sostanzialmente il quadro della corrispondente tavola moderna del Tolomeo gastaldino (1548), con gli stessi elementi astronomici e la stessa graduazione. La figurazione della Sardegna e delle isole circostanti, come pure quella della costa africana, di Malta, Linosa ecc., è molto simile alla figurazione offertaci dalla carta gastaldina ; sono solo aggiunti alcuni nomi (specie di località abitate) e rettificati taluni particolari. Invece il disegno della Sicilia, con la maggior parte delle Li-pari, deriva dalla carta orteliana dell’isola (nella tavola “ Insularum aliquot Maris Mediterranei descriptio „), che è a sua volta riduzione della carta speciale gastaldina della Sicilia (1545), ma non ha coordinate (2). Come appare da questo breve esame, nella parte cartografica dell’edizione maginiana di Tolomeo manca ogni contributo originale; e neppur si può sempre dire che le carte siano attinte alle fonti migliori di cui allora si poteva disporre. Si può perciò benissimo supporre che il lavoro cartografico sia stato eseguito dal Porro stesso, sotto la sorveglianza del Magini. Questi non portò un contributo personale neppure alla parte astronomica, cioè alla determinazione della rete delle coordinate; non troviamo infatti ancora in quest’opera maginiana la traccia di una elaborazione originale degli elementi astronomici, neppur limitatamente all’ Italia, che qui solo ci interessa. Infatti in molte carte le coordinate sono riportate di peso dalla fonte, e per una stessa località variano da carta a carta. P. es. Venezia nella tavola generale ha: long. 33° 55’; lat. 45°; nella carta della Lombardia long. 33° 50’; lat. 44° 57’, ma nella tav. del Friuli ha long. 34° 50’, lat. 45° 8’. Gli esempi si possono moltiplicare. A torto perciò si attribuisce al Magini il merito di aver introdotto in questa sua edizione di Tolomeo miglioramenti fondamentali riguardo alla rete delle coordinate geografiche dell’Italia (3); il merito spetta piuttosto al Gastaldi. I meriti notevolissimi acquistatisi a tal riguardo dal Magini col suo Atlante d’Italia, che forma il principale oggetto di questo studio, si vedranno poi. § 3. Il commento alle carte moderne della “ Geografia „ di Tolomeo. — Qualche cenno meritano ancora le u Esposizioni con le quali il Magini ha accom- (1) Cfr. BlASUTTI R., Il «disegno della Geografia moderna » dell'Italia di Giacomo Gastaldi (1565) ; in «Memorie Geografiche», n. 4, Firenze, 1908, pagg. 37-38. Dì questa carta parleremo ancora in seguito. (2) Com’è noto, la Sicilia della tavola moderna del Tolomeo del Gastaldi ci dà un’immagine dell’isola diversa da quella della tavola speciale della Sicilia dello stesso Gastaldi, sebbene quest* ultima sia anteriore all’edizione di Tolomeo. Cfr. Biasutti R., Scritto cit., pag. 33. (3) La frase miglioramenti fondamentali (gründliche Verbesserungen) è in Peschel O., Geschichte der Erdkunde, 2^ ediz., Monaco, 1878, pag. 414. Il giudizio del Peschel è riferito anche da Favaro, Carteggio cit., pag. 143.