— 24 — zione degli studiosi, vengono riprodotte fotograficamente nelle tav. I e 11(1). La vecchia “ Riviera di Genova occidentale „ misura all’originale cm. 46X28 ed ha la dedica di G. Antonio Magini ad Orazio Bracelli in data 15 ottobre 1597; la vecchia “ Riviera di Genova di Levante „ misura circa cm. 47X4772(2) e non ha dedica nè data. Entrambe sono pure di mano delFArnoldi, e la prima è anzi, come vedremo, una continuazione verso sud della tav. 3 (Stato del Piemonte). In conclusione noi possiamo distinguere cronologicamente due gruppi di carte : A) Quello costituito dalle tav. 3, 4, 5 dell’u Itali a „ del 1620 e dalle due vecchie carte delle Riviere ; B) Quello costituito dalle carte più recenti, 2, 6, 7, 8. Si può trovare strano, che, dopo eseguita la carta n. 2 (Piemonte nuovo col Monferrato), il Magini non eliminasse le due tavole n. 3 e 5 (Piemonte e Monferrato vecchi), così come aveva eliminato le due vecchie Riviere ; ma si è visto nel capitolo precedente che tale intenzione egli aveva effettivamente manifestata, e forse la conservazione di quelle due carte si deve solo al figlio Fabio. Esaminiamo particolarmente le carte dei due gruppi. § 2. Le carte del Piemonte e della Liguria della vecchia redazione. — Anteriormente all’anno 1597, che si può ritenere come data di redazione di questo gruppo di carte, esistevano già parecchie carte a stampa del Piemonte, taluna delle quali comprendenti anche parte della Liguria; nessuna carta, nè a stampa nè manoscritta, è a me conosciuta delle Riviere in particolare (3), epperò le due carte maginiane dovrebbero essere le più antiche conosciute. Le carte del Piemonte del secolo XVI furono già da me esaminate in altro lavoro (4), per il che basterà qui darne un elenco sommario in ordine cronologico. 1) La carta intitolata “ Piamonte Nova Tav. „ delineata da Giacomo Gastaldi per l’edizione della “ Geografia di Claudio Ptolomeo Alessandrino „ tradotta da P. A. Mattiolo (Venezia 1548). È una piccola incisione in rame, misurante cm. 22X^4, senza scala, graduata ai margini di 10’ in IO’. Forse deriva da un originale più antico di maggiori dimensioni, ma è molto imperfetta. Alquanto più grande è la derivazione che si trova nelle edizioni della “ Geografia „ di Tolomeo, curate da Gerolamo Ruscelli (Venezia 1561, 1574 ecc.). 2) La “ Nova descriptio regionis pedemontanae „ delineata ed incisa ad Anversa da Girolamo Cock nel 1552; incisione in rame, priva di graduazione, misurante cm. 74X54,5, che abbraccia anche tutta la Riviera di Ponente, da Nizza fin oltre Voltri. 3) “ E1 Piamonte „ carta anonima, datata 1553; incisione in rame misurante cm. 45.5X34.5, graduata ai margini, senza scala, che si trova in alcune delle così dette Raccolte Lafreri. Comprende anche la Riviera dalla foce del Varo a Varazze. Ne derivano : a) una “ Regionis subalpinae vulgo Piemonte appellatae descriptio „ edita a Roma dal Lafreri (nel 1564?), priva di graduazione, ma più completa per l’orografia e i centri abitati; b) una carta del Piemonte edita a Venezia nel 1567 da Paolo Fur^ani> con dedica al sig. Andrea degli Orefici ; c) La “ Pedemontanae totius prope Italiae fertilissimae Regionis.... descriptio „ nella “ Speculimi Orbis Ter-rae „ di G. De lode (la ediz. 1578). 4) La famosa carta “ Il Piamonte „ di Giacomo Gastaldi, pubblicata per la (1) Le due carte sono estremamente rare. Di quella della Riviera di Ponente, io ebbi notizia per la prima volta dal Dott. Edward E. Berry, che ne possiede due copie, una sciolta, l’altra inserita in un esemplare dell’« Italia » del 1620, al posto della corrispondente nuova. La carta della Riviera di Levante fu ritrovata da me, pur essa in qualche esemplare (bonomiano) dell’« Italia » del 1620, al posto della nuova. Esprimo qui i più vivi ringraziamenti al Dott. Berry, che mi permise di fotografare la prima delle due carte e consentì che essa fosse riprodotta per questo lavoro. Nessun accenno a queste carte è nel saggio di B. FRESCURA, Genova e la Liguria nelle carte geografiche, nelle piante, nelle vedute prospettiche ; estratto da «Atti della Soc. Ligust. di Se. Naturali e Geogr. », voi. XIV, 1903. (2) Questa carta è sensibilmente trapezoidale, sicché il lato superiore misura circa cm. 46.8, l’inferiore circa cm. 47.5. (3) Fanno eccezione un rozzo disegno a penna della Riviera da Saona al C. Corvo, misurante cm. 44X32» senza scala, e un ancor più rozzo schizzo della costa dall’ is. di Albenga e Monelia, entrambi contenuti in una miscellanea di disegni a penna del sec. XVI conservata nella Biblioteca Ambrosiana da Milano (B. 21, Inf.). I due schizzi non hanno alcuna analogia con le carte maginiane. (4) Cfr. Almagià R., La cartografia dell'Italia nel Cinquecento. Considerazio?ii preliminari con un saggio sulla cartografia del Piemonte, in «Riv. Geogr. Ital. », 1914-1915.