- 79 — Ma quale è l’origine del disegno stesso ? Ciò si può — credo — indicare con sufficiente sicurezza. È da premettere che per la Corsica abbiamo, durante il secolo XVI, numerosi prodotti cartografici, di notevole interesse, ed io debbo rimandare uno studio particolare di essi ad una prossima pubblicazione. Qui mi limiterò perciò a dare l’elenco delle più importanti carte a me note. Di carte a stampa ne conosco quattro tipi diversi. 1°) Una Corsica anonima, molto rozza, incisa in rame, delle dimensioni di cm. 26.3 X 30.3 circa, che si trova in parecchie delle così dette Raccolte Lafréry col seguente titolo (in alto a sinistra) “ Cirnus siue Corsica insula est in mari | ligustico, circuitus est 322 mil passuum uini et animalium feracissimi, et gi | gnit homines fortes ad labores et militia | m | F. L. „. F. L., sono le iniziali di Fabius Licinius, noto incisore di carte e stampe geografiche. Non ha scala, nè graduazione : è caratteristica perchè presenta un gran lago in mezzo all’ isola, dal quale esce un fiume che sbocca sulla costa est. Ne esistono parecchie derivazioni, una delle quali edita a Venezia da Ferando Bertelli nel 1562(1). 2°) L’“ Isola di Corsica „ di Giacomo Gastaldi, incisa in rame (anch’essa da Fabio Licinio) misurante circa cm. 21X31- La scala è 50 miglia = mm. 90 circa(2). 3°) La carta della Corsica che si trova nell’opera Isole appartenenti alP Italia di Fra Leandro Alberti, ristampata a Venezia nel 1567 da Lodovico Avanzi “ aggiuntovi di nuovo i disegni di quelle et collocati alli suoi luoghi a commune utilità et sodisfattione de i Lettori „ (3). E posta tra le carte 5-6 dell’opera; è un’incisione in legno che misura cm. 16.2X34.6. Scala di 10 miglia = mm. 26 l/2 • Graduata ai margini di 2’ in 2’ tanto per le long, che per le lat., da 30°15’ a 32°45’ long, e da 39°30' a 42°30’ lat. Da un avviso del Libraro agli studiosi, a cc. 5 R., si rileva che questa carta è una riduzione del disegno originale dell’Alberti, il quale era così grande che per riprodurlo integralmente “ non havrebbono bastati trenta fogli di carta incollata insieme „ ; vi era disegnata “ogni villuccia ed ogni minuta cosa Donde aveva desunto l’Alberti un simile disegno, tanto superiore a tutte le altre carte inserite in questa sua operetta ? Ce ne dà notizia lui stesso a cc. 6 R. : “ Havendo a scrivere l’Isola di Corsica, mi rivolterò alla descrittione molto minutamente fatta da Agostino Giustiniano, dell’ordine de’ Predicatori, Vescovo di Nebbio, huomo molto litterato et di curioso ingegno, il quale, essendo alquanto dimorato in quest’ isola, al suo Vescovato.... descrisse tutta questa Isola ed a me (per sua cortesia) mandò tale descrittione „. Agostino Giustiniani, famoso autore dei Castigatissimi Annali della Rep. di Genova, morto nel 1537, compose effettivamente una descrizione scritta della Corsica, ed anche una carta, da lui stesso ricordata nei suoi “ Annali „ e donata al Banco di S. Giorgio (4). La descrizione si conserva ancora in quattro o cinque manoscritti ; l’Alberti, com’egli stesso dice (5), la seguì fedelmente; altri molti poi la utilizzarono in seguito (6) ; la carta è andata perduta (7). La piccola riduzione dell’Alberti è dunque quanto ci rimane di questo pregevolissimo lavoro cartografico, che è certo anteriore al 1531, (1) L’originale è riprodotto in facsimile in Colonna de Cesari Rocca e Villat Louis, Histoire de Corse, 3a ediz., Parigi, 1916. Cfr. anche Marinelli, Notizia di una grande carta manoscritta della Corsica, in « Riv. Geogr. Ital.», 1906 pag. 129 nota 3. (2) Per la descrizione cfr. Marinelli O., Art. cit., loc. cìt. (3) Questa operetta, che è un’appendice della notissima Descrittio?ie di tutta Italia di Leandro Alberti, fu pubblicata per la prima volta a Venezia dall’Avanzi nel 1561, ma la prima edizione non contiene carte. La edizione del 1567 si trova da sola o in calce alla Descrittioiie ripubblicata pure dall’Avanzi nel 1567. Delle successive edizioni contiene le carte solo quella veneta dì Altobello Salicato 1588, alla Libreria della Fortezza. Altre edizioni venete (Leni 1576, G. B. Porta 1581, Paolo Ugolino 1596) non hanno carte. (4) « Ho descritto molto minutamente l’isola di Corsica per utilità della patria, intitolata al Principe Andrea d’Oria et messa poi la descrittione in distinta pittura, la ha donata al magnifico ufficio di S. Georgio ». Giustiniani Agostino, Castigatissimi Aiutali ecc., Genova, MDXXXVII, per Antonio Bellono ; carta CCXXIV, verso. (5) Cfr. anche a cc. 8 V dell’operetta dell’Alberti. (6) Di tale descrizione, molto importante, mi occuperò un prossimo lavoro. (7) Per quante ricerche sieno state fatte a Genova, all’Archivio di Stato e altrove, non fu possibile ritrovarne traccia.