— 114 — trascurata e resta addietro a quella, pur assai più piccola, che si trova nell’edizione maginiana di Tolomeo : mancano ad es. nella nostra i nomi Calabria, Salentini, Magna Graecia. In conclusione la carta, assai mediocre anche come incisione, a mala pena rivela tracce di uno studio originale de! materiale tolemaico da parte del Magini ; esso usciva del resto dal campo delle sue competenze. La carta è pertanto fuori posto nella “Italia, del 1620 e probabilmente la responsabilità di averla introdotta spetta solo a Fabio Magini. § 11. I Commentari descrittivi all’Italia. — Dei Commentari descrittivi dell’Italia, ai quali ci siamo richiamati nel § 9 e più volte nel corso di questo scritto, occorre dire ancora qualche parola. Anche tale lavoro aveva un precedente nella discrizione dell’Italia contenuta nella seconda parte della edizione maginiana di Tolomeo ; ma, mentre quella discrizione aveva, come si è veduto, pochissimi elementi originali, al pari delle Tavole Nuove che corredano il Tolomeo, nei Commentari il Magini volle mettere insieme del materiale veramente originale, che costituisse una documentazione geografica, statistica e storica, parallela, per dir così, alla illustrazione cartografica dell’ Italia. L’idea di accompagnare alle carte un testo descrittivo venne al Magini, quando la raccolta del materiale cartografico era ormai a buon punto; certo nel 1604 tale idea era, come altrove si è accennato, già in esecuzione (1), e nel 1606 l’autore esponeva al pubblico quale doveva essere, nella sua mente, il contenuto dell’ opera (2), che noi possiamo dividere nelle parti seguenti : 1°) Confini, misura, ferma e sito di ciascun territorio o provincia ; 2°) Vicende storiche delle provincie e città, trapassi di dominazione, fatti notevoli che riguardano l’incremento o la decadenza delle città stesse ecc ; 3°) Ordinamenti politici ad istituzioni attuali “ tanto in spirituale, quanto in temporale „ ; 4°) Descrizione fisica ed economica di ciascun territorio ; 5°) Monumenti più notevoli delle città, uomini illustri ecc. Si trattava, insomma, di fare in modo più ampio e completo per l’Italia, ciò che il Boterò aveva tentato di fare per tutto il mondo nelle sue “ Relazioni Universali „ che, come si sa, il Magini conosceva ed apprezzava. Si è veduto che, nonostante le speranze dell’autore, anche questo lavoro procedette lentissimo, sia per la difficoltà di ottenere dai vari principi e governi, ai quali aveva rivolto caldo appello (3), i materiali necessari, sia per la necessità di far rivedere volta per volta i singoli discorsi (4), sia per la mole stessa dell’ opera. Alla morte del Magini questa rimase imperfetta, al punto che, come avverte Fabio nella prefazione all’ “ 11 a 1 i a „, sarebbe stata necessaria la collaborazione di persona particolarmente competente per condurla a termine. E del resto il Magini stesso aveva fatto nel suo testamento le più calde raccomandazioni perchè si desse compimento a questa sua fatica “ quatenus inveniatur vir talis eruditionis qui possit illud digne perficere eodem stilo quo fuit inchoatuni „ (5). Tale persona non fu trovata, per quanto il Duca di Mantova avesse dato affidamento di ricercarla (6). Dovevano questi commentari descrittivi esser divisi in quattro parti, parallele alle quattro in cui il Magini, come si è visto (7), intendeva dividere la raccolta delle carte, e preceduti da una Introduzione generale. Questa sola ci è rimasta, compiuta, ed è quella che forma le venti pagine di testo premesse all’“ Italia „ del 1620 (8). (x) Cfr. indietro pag. 19 e i documenti ivi citati. (2) Cfr. la Prefazione alle Tavole del Primo Mobile ecc. Veneti» MDCVI, riprodotta nell’Appendice IV. Quanto scrive qui il Magini si accorda bene con ciò che dice il figlio Fabio infondo alla lettera dedicatoria dell’ «Italia». «Voglio dunque supplicare humiimente i Principi e Signori dei luoghi e pregare caldamente i virtuosi, che si compiacciano di aiutarmi in questa così segnalata impresa ecc. ». Tavole del Primo Mobile ecc. cit. a nota prec. (4) Cfr. indietro pag. 21. (5) Cfr. Testamento del Magini in Favaro. Carteggio inedito ecc. pag. 468. (6) Cfr. la su citata lettera dedicatoria di Fabio premessa all’ «Italia». (7) Cfr. indietro pag. 17. (8) Che queste pagine di testo costituiscano l’introduzione generale ai Commentari, risulta dai frequenti rinvìi fatti dall’A. a quello che verrà detto dopo nell’una o nell’altra delle quattro parti.