— 66 — D) I confini. E probabile che il rame originario non contenesse i confini dello Stato lucchese e che questi fossero apposti più tardi, in base alla carta ed alle indicazioni del Botti. Il Magini ha poi al solito completato la carta con la rappresentazione delle zone contermini, ma per esse deve pur essersi servito in parte notevole di elementi desunti dalla carta del Lucchese del Botti. Infatti per la Versilia, appartenente al Granduca di Toscana, la figurazione del Buonsignori è completata con l’aggiunta del lago di M. Ignoso, che manca nella tav. del Dominio Fiorentino ; per la Lunigiana granducale, la figurazione del Buonsignori, che aveva servito, oltre che per la tav. del Dominio Fiorentino, anche per la vecchia edizione della “ Riviera di Levante „ e per il Modenese, è un po’ corretta (per quanto si riferisce al corso dell’Ula, Ulella ecc.) e completata con l’aggiunta di alcuni abitati (Pusterla, Vecianello, Moncione, Hogiano, e più a sud, Casa Poncia, S. Ginesio) (1) ; per lo Stato di Massa e Carrara — per cui gli elementi originari, quali si trovano nella vecchia Riviera di Levante e nel Dominio Fiorentino, erano stati forniti al Magini dal Bracelli (2) — si hanno aggiunte fondamentali (corsi dei torrenti Lauenza e Frigido ; abitati ecc.) ; anche per la parte limitrofa del Pistoiese il Buonsignori non ha servito affatto, poiché il lago di Sesto e i suoi immissari sono rappresentati in modo notevolmente differente che nella carta del “ Dominio Fiorentino „, nella quale mancano pure la Pescia e la Pescia di Collodi. Con tutta probabilità la carta fornita al Magini dal Botti comprendeva, oltre allo Stato di Lucca vero e proprio, anche i paesi circostanti, e conteneva elementi che il nostro geografo giudicò migliori di quelli che già possedeva. La carta dello Stato di Lucca, quale fu preparata dal Magini, non aveva, come si è detto, la dedica ; essa fu aggiunta dal figlio Fabio (3). Il Magini fu ancora una volta in rapporto con la Repubblica di Lucca nel 1615, anno in cui chiese ed ottenne una Scrittura o Relazione sullo Stato di Lucca (4), che certamente doveva essere annessa ai Commentari storico-geografici sull’Italia da lui allora preparati. La relazione, che si conserva tuttora (5), molto interessante, forniva anche — in una con la notizia particolareggiata della divisione amministrativa del Lucchese, con l’elenco e la descrizione delle vicarie e commissariati ecc. — elementi per precisare i confini dello Stato di Lucca, ancor meglio di quanto il Magini non avesse fatto sulla carta ; ma egli probabilmente non arrivò a servirsi di tali elementi (6). § 18. Le carte dell’Umbria. — Per l’Umbria, il Magini ci dà tre carte (tav. 38-40), e cioè il “ Territorio di Perugia „ (cm. 42.3X35.5), il u Territorio di Orvieto „ (cm. 39.7X35.3), queste due sensibilmente alla stessa scala, e 1’ “ Umbria, overo ducato di Spoleto „ (cm. 46.2X37-4), che, come è avvertito nell’ Indice, comprende i territori di Spoleto, Todi, Foligno, Terni, Narni, Noi'cia, ed è a scala alquanto minore. Il “ Territorio di Perugia „ è certo inciso dall’Arnoldi e perciò anteriore al 1600, ma non anteriore al 1597, perchè presenta, sin dall’origine, le correzioni al corso del Tevere nella zona a sud di Città di Castello, che nella tav. 46 (Ducato di Urbino) (1) Queste ultime modificazioni ed aggiunte sono fatte sul rame, dal che si deduce che nella carta originale il Magini si era servito solo del Buonsignori. Le aggiunte sul rame sembrano posteriori anche alla redazione della « Riviera di Levante » nuova, che non ha Casa Poncia e S. Ginesio, e presenta divergenze anche riguardo ai confini. (2) Ciò risulta dalla dedica della vecchia Riviera di Ponente. Cfr. tav. I e § 2 di questo capitolo. (3) Sull’area occupata dalla dedica due nomi furono grattati. Una copia senza dedica ho visto in un esemplare bono-miano della « Fredericiana » di Fano. (4) Cfr. il voi. XVIII delle già cit. «Deliberazioni » delFOfizio sulle Differenze de’ Confini cc. 38 R (30 luglio 1615). (5) È inedita. Il testo completo si ha nel voi. XIX delle stesse « Deliberazioni » delFOfizio sulle Differenze de’ Confini cc. 187 R - 200 V c poi in un’altra copia iu un volume miscellaneo dell’Archivio di Stato (Bibl.-Manoscr. 99) contenente varie relazioni su Lucca e territorio. La nostra forma un fascicolo di carte 46. È citata, con altre relazioni, nella introduzione al bel libro di Giov. Sforza, Ricordi e biografie Lucchesi, Lucca, Baroni, 1918, pp. xtii. (6) Nella seconda delle copie citate uella nota prec. e che fu mandata di nuovo al Magini nel 1618 (cioè quando egli era già morto), vi è in calce una nota « Avverti che questa descrittione delle vicarie e commissarii è la medesima che se li mandò l’altra volta et dice esserli stata portata via dal suo inglese». L’ inglese è certamente il Wright, l’incisore a servizio del Magini. Ma se è possibile, anzi probabile, che costui desse 1’ ultima rifinitura al rame di questa carta del Lucchese, non corresse tuttavia i confini, il cui andamento non si accorda in tutto con quello che risulterebbe dall’elenco delle vicarie.