LIBRO Q.U IN TO. 249 ze della Ghienna, della Linguadoca fi rendevano tutte , effen-do tanto più deboli, quanto più numerofe , mentre che il partito de gli Ugonotti, dimoiti comporto, d’autorità uguali, non meno che d’intereffe, invece di prefidiare le parti vitali , e più nobili, s applicava alla difefa d' ofcuriilìmi luoghi, i quali alla comparfa, & a’ primi colpi dell* armi convenivano cedere. Ma con danno maggiore venivano i Capi di quella fattione efpugnati. La Force, per occulta promeffa d’ efler creato Marefcialle di Francia, 1’ abbandonò , e lo Sciattigliene , pretefsendo difgufti col Rohan, ritiroifi.. Il Dighieres , dichiaratofi Cattolico, riportò la carica di Coneftabile, che è la Suprema dell’ Armi $ onde, coll’ efernpio, e con gli of-fitii orientando i Tuoi vantaggi, traheva molti, che conoice-vano da altri, che dal Rè non poter riportare così notabili premii. La Pace pertanto con gli Ugonotti, procurata da gli Ambafciatori d’Inghilterra , e di Venetia, accioche il Rè po-teffe applicarfì alle straniere occorrenze, s allontanava, prevalendo, oltre le luiìnghe de’ prefenti vantaggi, gli offitii del Nuntio Apoftolico, che caldamente vi s’opponeva , l’arte de’ Miniftri Spagnuoli, che cautamente nudrivano la divisone, & il Senio del Principe di Condè, che con grand’ averfione a quella credenza, nella quale era nato, implacabilmente Sollecitava la guerra . Ma a gli affari della Valtellina dava il raag* gjor tracollo l’inclmatione del Signor di PiSieux, Secretano, di Statò, che, nei favore Sublimato alLuines, Si dimoilrava irrefoluto ne’ negotii, nella parola incollante , & in tutto Mi-niftro di maggior’ arte, che habilità. Sommo riSpetto profef-fava a gli Spagnuoli, e ne gli affari de’ GriSoni di Soverchio fi publicava Sollecito di terminarli con la negotiatione j ma particolarmente con ambitici! difegni, e Speranze imbarcato nelle pretenSioni della Corte Romana , procurò l’eSpeditione d’Am-baSciatore a Gregorio del Signore di Sillerii, Suo Zio, & aS-fenti tanto più volentieri, che quella Città foffe la fede di tutto il maneggio. Languiva trà quelli riguardici negotio, e feall’ aggreffioni del Governatore di Milano-, e di Leopoldo ufcì dal Rè Lodovica qualche doglianza, e ipinaccia, preilo il raffreddò* delufa da nuovi progetti j imperéfoche i Miniftri Spagnuoli, portando le tumultuarie molle de Grifoni a ScuSa delle loro con» 1622 abbatten* do i principali di quella Setta. a cui ¿li ujfitii dell’’ Inghilterra3 ne della ¡$e-publica impetrano la Pace, fturbata dal Nuntio Apojiolico T e da’ Mini-firi Cattolici , Pi/teux precipita gl3 intere/fi della Vai-tellina ,