16a.9 gli Spa-gnuoli 'n oltre non affini endo a (onftrman I' Accordo . fof pettinici fie/ft uf-fitii , cbe paffano con t“ Francia, giàfrun-tardo It Armi di Cejar* . eke agli Accordi ) chitfligli dal Pontefice , non intende di cor ri]pender e, che col terrore dell' Armi. mantenute/i tra pati men ti della Hhetia da’ l«v ve-gni del Cordova . a cerreti ione de cui falli vien incaminato lo Spinola, che per colpa di da -najo differisce /’ imbarco . intanto dall’ Oceano pnjfando LegVi nel Mediterraneo . 422 DELL’ HISTORIA VENETA ner’ in fofpefo le Armi, efpedirono a Parigi il Secretario Ka-vazza col Prefidente Monfalcon, Ambafeiator di Savoja, pcr eshibire, che, ritirando la Francia dal Monferrato, e dal Piemonte i prefidii, farebbero ancora dal loro canto rimoiTe al Nivers le moleftie, e le gelofie a gli altri collegati della Corona. Si comprendeva da ciò, non mirarli ad altro, che ad efcludere ogni difefa all Italia ; onde Tarmi di Cefarefot-tentrando , mutato nome , ò pretefto , ricadeífe fotto i flagelli delle veffationi più atroci. Di già ne precorrevano da ogni parte gli avvilì, e ne apparivano chiari gl’ inditii 5 impcrcio-che altri nove mila fanti, e mille cinquecento cavalli di Ce* fare ftavano per fopraggiungere, e con altre truppe gli fegui-rava il Conte Rambaldo Collalto, Vaffallo della República, e decorato del carattere Patritio, ma che da’ fuoi primi anni militando in Germania , di beni, e d’ honori arricchito , ferviva in quei!’ efpeditione a Ferdinando con carica di Comandante Supremo. Anzi, defiderando Ce fa re , che lo fpa-vento fpianaile la ftrada all’Efercito, per divertir col timore i Principi dalle dichiarationi a favore del Duca di Mantova , haveva rifpofto a’ Miniftri del Pontefice, che lo pervadevano ad inviar CommiiTarii, per tentare la via di amica-bile accordo, che farebbe col feguito di cinquanta mila fol-dati fuo Commiilario il Fridlandt, il cui nome quanto era celebre per fortuna, altrettanto per la ferocia fi rendeva tremendo. Ma benche nell’anguftie, e trà’difagi della Rhetia non potettero lungamente fuOìttere le Militie Alemanne, ad ogni modo fovente con danari, e con viveri dal Governatore di Milano , convennero per qualche giorno fermarli; perche, quantunque la motta feguita fotte ad inftigatione de gli Spagnuoli, nondimeno, offendo la Sede della Monarchia, e de’ configli lontana, e tardo il genio della Natione, non riufeivano, a mifura de’concerti, così pronti dal loro canto i concorfi. Lo Spinola principalmente s’attendeva in Italia , deftinatovi con gran grido, e con vaile fperanze a correggere gli errori del Cordova, & a rimettere il luilro dell’armi ; ma la fcarfezza del foldo non fupplendo alla grandezza de gli apparati, egli prolungò per qualche mefe il fuo imbarco . In quello mentre trenta Galeoni, venuti dall’ Oceano, prc-