— 112 — accuratissima nel rappresentare il complicato confine appenninico della Repubblica ed i territori isolati spettanti al Granduca di Toscana ; la carta del Friuli ci indica per la prima volta gli esatti limiti dei territori di Monfalcone e di Aquileia ; la carta del Mantovano rappresenta i confini dei territori di Bozzolo e di Guastalla, oltre che del Mirandolino ; quella dell’Urbinate e la limitrofa del Perugino ci danno il migliore documento grafico dei confini, assai irregolari, tra questi due stati, e la prima di tali carte ci presenta anche nei suoi precisi limiti il territorio di Fano e sue pertinenze, che faceva parte allora dello Stato della Chiesa. Alcune piccole signorie italiane sono del pari rappresentate nei loro esatti confini : ad es. lo Stato dei Presidi, la Signoria di Oneglia, lo Stato del Principe Landi (nella tav. Riviera di Levante), lo Stato di Correggio, lo Staterello dei Pepoli nel Bolognese, il ducato di Castro e il dominio Farnesiano di Caprarola, Ronciglione ecc. nel Patrimonio di S. Pietro. In altri casi le confinazioni maginiane ci porgono preziosi aiuti per ricostruire le vicende di alcuni nomi territoriali che oggi non hanno più valore ufficiale, come avviene pel Cadore e la Sabina. Circa le fonti alle quali il Magini ha attinto per le delineazioni dei confini, è certo che in molti casi egli si è giovato direttamente di carte anteriori, sia a stampa, come quelle del Buonsignori, dalle quali ha certo desunto — non avendo potuto avere elementi migliori (1) — i confini del Granducato, sia, e più spesso, di carte ufficiali inedite, come è certamente il caso per il Napoletano, per il Bresciano, il Bergamasco ed altre parti del Dominio Veneto, e specialmente per il Piemonte e Monferrato. Ma il Magini ha potuto avere eziandio larga copia di elementi descrittivi, dei quali una parte è giunta fino a noi in quella miscellanea di note e di appunti messi insieme per i Commentari descrittivi dell’Italia, che si conserva nell’Archivio di Stato di Bologna. Da codesta miscellanea io stralciai già la descrizione del Friuli, la quale termina appunto con un elenco di tutti i luoghi abitati del Friuli stesso, preceduto da notizie intorno alla divisione amministrativa del paese ed alla posizione giuridica di ogni città o parte del territorio (2). Ora descrizioni analoghe, assai complete, abbiamo anche ad es. pel Territorio di Trento e pel Trevigiano (quest’ ultima accompagnata da lunghi elenchi di terre e castelli) ; pel Milanese si ha una “ Nota di tutte le terre del Ducato di Milano con la tassa del sali conveniente a ciascuna di loro „ ; per la Toscana una nota dei “ Luoghi dello Stato Vecchio o Dominio Fiorentino posseduto dal Serm0 Gran Duca di Toscana „ ; inoltre “ Nome delli castelli, communi e ville del Bolognese „, elenchi dei luoghi abitati del Modenese e Reggiano, un accuratissimo elenco dei luoghi e feudi del Piacentino, “ Città e terre della Rda Camera Apostolica nella provincia di Campagna „ ecc. Per il Lucchese si sa che il Magini ebbe nel 1608 una descrizione del territorio fatta a cura del Governo; di un’altra, ancor più accurata, inviatagli nel 1615 e contenente minuziose indicazioni sui confini e sulla divisione amministrativa della Repubblica, non potè giovarsi (3). In altri casi il Magini aveva possibilità di utilizzare, almeno a titolo di controllo, opere descrittive pubblicate per le stampe, o elenchi a stampa di luoghi abitati, come ve n’ erano pel Napoletano (4) ; in altri casi ebbe notizie particolari da amici, come da Francesco Stelluti pel confine tra Marche e Umbria (5) o fece correggere da competenti le confinazioni indicate provvisoriamente su copie di carte che mandava in giro per esame. Le confinazioni delle singole carte regionali sono riportate poi nella carta del 1608, nella quale, anzi, come già fu detto, si fa uso di due diversi segni, secondo che risulta dall’avviso dell’intagliatore: “Ho fatto la separatione dei stati dell’Italia con due sorte di ponti, cioè con ponti più grossi di quei stati che hanno bisogno d’ altra divisione per maggior chiarezza, sì come sono il Stato della Chiesa, il Domi- fi) Cfr. indietro Cap. IV § 17. (2) Cfr. il mio scritto : La carta e la descrizione del Friuli di G. A. Mogini, già cit. (3) Cfr. indietro pag. 64 e segg. (4) Cfr. indietro pag. 77 (5) Favaro, Carteggio ecc., pag. 351. Cfr. indietro pag. 62.