— 59 - il quale ha servito anche per la delineazione dei confini ; per lo stato dei Pepoli è poi probabile clic il nostro autore abbia avuto sott’occhio una carta speciale (1). § 16. Le Carte del Ducato d’Urbino e della Marca;*d’Ancona. — Le tav. 46 (Ducato d’Urbino) e 37 (Marca d’Ancona) debbono essere esaminate subito dopo quelle del Bolognese e della Romagna, non solo per la continuità spaziale, ma anche per varie notevoli caratteristiche, le quali rivelano ch’esse vennero almeno iniziate nello stesso periodo e con elementi in parte comuni. Veramente la carta del Ducato d’Urbino (tav. 46; cm. 66.5X34.5) in un suo abbozzo primitivo, già inciso sul rame, ma senza orografia, è anteriore perfino alla vecchia “ Romagna „ ; esso porta intatti la data 20 giugno 1596 e la dedica a Federico Buonaventuri (1555-1602), celebre scienziato e scrittore urbinate. Questo saggio primitivo (tav. V), che il Magini, secondo un’abitudine già altra volta segnalata, dovette far incidere e riprodurre, probabilmente in pochi esemplari, per mandarlo in esame a persone competenti, fu poi riveduto, corretto ed accresciuto, senza peraltro rifare di nuovo il rame. Come la vecchia carta della Romagna, questo abbozzo originario rappresentava la costa tra Rimini e Pesaro (o per essere più esatti, tra Rimini e la punta a NO di Pesaro), come corrente esattamente da ovest ad est, orientazione sbagliata, che, come si è visto, fu poi corretta nella nuova “ Romagna „. In quel caso il Magini rifece il rame ; pel “ Ducato d’Urbino „, non volendo ricorrere a questo costoso rimedio, si limitò a mutare l’orientazione della carta, aggiungendovi, nella redazione definitiva, in basso a destra, una rosa di venti, la quale ci mostra il nord leggermente a sinistra ; di modo che per portare la carta ad avere il nord in alto, bisognerebbe far girare la costa (e tutto il resto) di circa 20" nel senso degli indici di un orologio, spostamento analogo a quello constatato appunto per la nuova “ Romagna „ (2). Nella redazione definitiva di questa tav. 46, fu poi introdotta l’orografia, che è tuttavia molto sommaria ed in parte arbitraria ; furono aggiunti alcuni minori corsi d’acqua tributari dell’Adriatico, come l’Ausa e altri torrenti fra Marecchia e Conca, e corretto il basso corso della Marecchia, fu rettificata la linea di costa ad est di Seni-gaglia e modificata la foce dell’Esino (Fiumegino=Fiume Esino), furono inserite alcune località nella fascia costiera, come S. Giustina, Celle, S. Ugolina, S. Cristina, C. Riccione nei dintorni di Rimini, Segabito presso la foce del Tavollo, Bastia presso la foce del Cesano. Aggiunte di maggior rilievo furono fatte in tutta la periferia della carta: a ovest, verso la Romagna, a est verso la Marca d’Ancona e soprattutto a sud, ove l’antico abbozzo non aveva che la rappresentazione del bacino del Chiascio col territorio eugubino e una sommaria indicazione del corso del Tevere, mentre la tavola definitiva presenta tutto il “ Contado di Città di Castello „ con la parte confinante del Dominio Fiorentino, importanti rettifiche all’alto corso del Tevere e dei suoi affluenti e parecchie aggiunte di luoghi abitati nella estrema parte montuosa dell’Urbinate verso i confini con la Toscana e l’Umbria (3). Infine furono inseriti i confini del ducato di Urbino e quelli del Contado di Città di Castello, che mancano nell’abbozzo originario. Per quanto concerne la parte principale della carta (esclusa la fascia costiera e le zone periferiche o di confine), l’edizione definitiva non ha, rispetto all’abbozzo primitivo, correzioni o aggiunte notevoli, nè per l’idrografia, nè per i centri abitati. Anche nell’edizione definitiva, tutti gli esemplari da me visti sono privi della graduazione. Non si conoscono carte a stampa del secolo XVI riguardanti 1’ Urbinate ; ma la carta del Magini presenta, sin dal primo abbozzo, grandissima analogia con la pittura “ Urbini Ducatus „ di E. Danti nella Galleria Vaticana. Quest’ ultima è meno estesa, (1) Una, manoscritta, e certo del secolo XVI, si trova nel Cod. Barb. Lat. 4414 della Bibl. Vaticana, ma dà una rappresentazione sostanzialmente diversa da quella maginiana. (2) Cfr. indietro § 15 in principio. (3) P. es. nell’alta valle della Marecchia aggiunta di Fresciano ; alle sorg. della Foglia cancellazione di Mirabella e aggiunta di La Castellacela ; nell’alta valle del Metauro aggiunta di Palcano, Beiforte, Lucioli rovinata, S. Apollinare, Val de case ; nell’alta valle del Cesano aggiunta di Beilisce e S. Abondo ecc.