— 156 — qual fatica non è così leggera come chi non 1’ ha prouata crede, ma è grandiss.8, quando è fatta da persona ingenua che fa professione di far le cose essate quanto può : e bastarà eh’ io dica a V. S. di hauer consumato due grossi mesi a metter insieme il Ducato di Modena e di Regio, hauendolo riffatto sino a quattro uolte, et in questi quattro anni giuro a Dio di non hauer perso il terzo del tempo in altro che in questa Geografia d’Italia. Che cosa può far un galani’ huomo particolare, se i Principi non si curano e non hanno realmte li disegui delli loro stati ? e se quando gli uogliono non li possono hauere che sempre patiscono dell’oppositioni. Questi giorni adietro mi sono stati mandati da Venetia forsi 20 disegni delli Stati della Repubblica, non dico copie, ma gl’istessi originali fatti per interesse della Repub.ca da huomini principali in quella professione, dietro ai quali era scritto il tempo quando sono stati presentati in collegio, e da chi sono fatti e per che cosa, come è a dire per contesa col Duca di Mantova, con gl’Arciduca d’Austria etc. Li quali disegni sono molto uarij tra loro, e di sei Friuli ch’ho ueduto della repub.ca, non ce ne sono due che incontrino totalm.te; io da tutti questi ho corretto il mio Friuli, che sara copiosiss. °, ma so però che darà che dire ad alcuno. Il G. Duca di Manta m’ ha datto il Monferrato et il Piamonte con parte del Genouese tanto distinto in colori e copioso che niente più, et il Mant.110 mi ha datto molto mancante, per non 1’hauer ancora fatto descriuer bene, et m’ha detto che uad’io, o ch’io mandi persona atta a ciò, che si contentarà che sia descritto, facendo la spesa. Se la Repubca di Genoua facesse l’istesso, forse che mi rissoluerei, ma andarci a mia spesa, con perdimento di una sessantina di scudi e forse più e di tre mesi di tempo e con pericolo de la uitta, non è chi me lo consigliasse ; perchè non è poi la più delitiosa e importante parte dell’ Italia, e basterà a me darla fuori al meglio eh’ io potrò, e dire di hauerla adimandata alla Repub.ca et ad huomini princ. u. Aggiungo questo che confermarà la difficoltà di questa mia impresa. Che Papa Gregorio XIII ha fatto fare la Galeria con 40 tauole delle Prouincie dell’ Italia, e con tutto che quel bon Papa ha speso 40 mille scudi e che ha procurato d’ hauere li disegni dalli Prencipi, non ha però fatto cosa bona, anzi è tanto uergognosa la descrittione dell’Italia fatta da quel Fr. Egnatio Danti in detta Galeria, che non porta la spesa che sia ueduta da un galant’huomo. Perchè quelle tauole non fanno un corpo perfetto, ma sono tolte di peso come 1’ ha hauute et come ha apunto fatto l’Ortelio nel suo Theatro ; et sono poi tanto piene d’errori et di mancam.1' et in male positure che niente più, ch’io n’ ho fatta anotomia quando quest’ult.a uolta son stato a Roma. Che più ? L’istesso Stato della Chiesa è più mal descritto degl’altri. Il Patrimonio di S. Pietro è cauado da quella carta del Bell’armato della Toscana, la Marca d’Ancona è cauata da quella di stampa che fa la parte litorale dall’oriente ad occidente, la quale notabil.te piega massime doppo Ancona uerso l’Abbruzzo, et non ha fatto altro in da Tauola che aggiungere alquanti nomi sendo che ne è stato aiutato da paesani che si troua-uano in Roma. Il Regno di Napoli è tanto sciagurato in da Galeria che non m’è bastato l’animo di cauarci cosa alcuna, tutto che m’habbia detto il Duca di So'ra di hauerlo hauuto lui da un Vice Rè di Napoli per cosa rara. Ho uoluto far questa lunga digressione a V. S. acciò mi fauorisca d’ essermi protettore contra chi malam.te intende il mio scopo, sapendo io benissimo quanti ingegni stroppiati si trouano, i quali con far l’intelligente, quando sono ricercati d’aiuto, fanno di queste oppo-sitioni, e così quando gli uien mostro l’altrui fatiche. Se V. S. mi potrà fauorire eh’io possa hauere la parte del Genouese di Leuante migliore della mia, se con quella non potrò correggere la mia, mi rissoluerò di far di nuouo la Tauola, non guardando ad una dozzina di scudi per far un’opra compita, ma ch’io habbi d’andar in persona a riconoscer quei luoghi non lo farò mai a mia spesa certo, perchè non porta la spesa, e non l’ho fatto per stati più importanti. Nel Regno di Napoli io so ch’io darò molto più che dire, sendo tanto mal descritto sin hora, come lei sa, se mi rissolvo a farlo dalle Tauole stampate, e più tosto lo lascierò che gettar uia un centinaio de scudi in otto Tauole che andarebbero fatte. Non restarò poi di dar la nota di quelle eh’ io mi trouo a V. S., acciò che mi dia lume di quelle che si trouano oltre queste per potermene prouedere. Spero di uenire a Padoua per un mese, et all’ hora portarò meco le Tavole più corrette di quello che erano all’ hora che V. S. le uide et ne saranno fatte altre quattro di più e le potrà tenire quanto uorà appresso di se per essami-narle e mostrarle, non potendo se non far grosso guadagno da V. S., alla quale son deuo-tissimo et desiderosissimo di seruire et per fine le bacio le mani in freta. Di Bologna lì 20 di luglio 1598.