LIBRO SETTIMO. 421 che fi deftina al comando di quelle genti, & alla direttion dell’ Imprefa di Marefcial di Baffompiere ; e che quelli, fcor-gendo il Cardinale verfo di lui male affetto, teme nel fervor dell’opera non l’abbandoni, e lo perda; e intanto che vi fi foftituifce il Coure , che in avvenire fi chiamerà il Marefcial d’ Etrè , e che gli Svizzeri, e i Grifoni, memori delle cofe già nella Valtellina fuccedute , lo ricufano con apertiilimi offitii, l’opportunità, e la ftagione fvanì. Onde quando il Baffom-piere, accettato finalmente l’incarico, fi portò trà' Cantoni, altro non operò, che levar’ un corpo di quella natione, per rinforzo dell’ efercito Regio , che ritornava in Italia , feufando il Richelieu col Soranzo la mutation de’ configli col cambiamento de’ tempi, perche la pefte affliggeva la Rhetia , le nevi chiudevano i palli, e fopra tutto gli Svizzeri con varii riguardi ricufavano di portar 1’ Armi con feoperte hoftilità contr a l’Infegne di Ferdinando . Carlo Emanuel, c’ haveva inftigato l’imperatore a fpingere le fue armi in Italia, e con magnifiche offerte gli s’ era eshibito per Capitan Generale, folleci-tava i Francefi a rendergli la piazza di Sufa 5 aderendo, che con la ritirata del Cordova , col grano introdotto in Cafile, e col paffo permeilo alle loro militie, per preludiarlo, haveva dal fuo canto adempito 1’ accordo. Ma , nello ileffo tempo fortificando Avigliana, e con gli Austriaci ftringendo Tempre più confidenza, dava palefi argomenti d’animo irreconcilia-to, & hoftile 3 onde il Richelieu fece dirgli, che dalla Corona fi terrebbe il paffo dell’ Alpi fin tanto, che da Cefare quei della Rhetia folfero reftituiti a’Grifoni. Ferdinando all’ incontro, redintegrata la ragion delle genti, col dare la libertà all’Ambafeiator Memin, non rilafciava l’acquifto de’ palli, nè al Duca di Mantova concedeva l’Inveftitura , ancorché in ordine all’accordo di Sufa, il Rè Lodovico col mezzo del Signor di Sabran inilantemente la r ice rea (fé j anzi ogni cola negava fin tanto, che la Corona di Francia volef-fe nell’Italia ingerirli, e prenderli parte in quella caufa , di cui la deciiione all’autorità di lui competeva . Gii Spagnuoli pure , allegando l’introduttione de’ Francefi nel Monferrato , diifentivano dal ratificare lo rteilo trattato di Sufa ; ma per giuititìcar’ il ritardo, ò più tofto per tentar gli animi, e teli. TSLanì T. 1. D d 3 ner’ 1619 da!!' inop- par tunitìl rtfia confu • mata il di -fegite. tanta più gii S liner i non volendo muover fi contro Ce-fare. allt cui Infegne of-feri fi e/i Carle Emanuele per direttore . chi eden do Sufa a' Francefi’. amicando/? gli Anflriaci . con proponevi ¡{i. ebelieu le chiavi dell’ Alpi, aperta che fia !1 ¡(belici da Ferdinando . cb/ rela/fa il Mini/Ira Francefe . rugando l' Inve/litura al Htuers . non curate V in/hin^e di Lodo vico . difpiacen-dogli hi [ria participa-tione negli Affari d' Italia.