— 118 — Bolognese del Magini, così per la idrografia, come per la rappresentazione dei centri abitati; solo per i dintorni di Imola e per tutto il territorio più a valle, sino alle valli di Mar Morto, si riscontrano notevoli modificazioni nella idrografia ed aggiunte di centri abitati (1), di cui ignoro la fonte. La rete delle coordinate è la stessa che in Magini, ma 1’ orientazione è normale. La “ Romagna olim Flaminia auctore Joan. Antonio Magino „, misurante cm. 48X36'/* (compreso il fregio marginale e la graduazione) è invece una derivazione della nuova Romagna del Magini, presso a poco nelle stesse dimensioni dell’originale maginiano ; al posto quivi occupato dal titolo è una cartina del Rodigino di G. Bonifacio. Dati i rapporti correnti tra Ortelio e Magini, è probabile che quest’ ultimo sia stato consapevole delle due riproduzioni ed abbia dato il consenso ; ma non abbiamo documenti che avvalorino tali ipotesi. § 2. Riproduzioni e contraffazioni dell’ “Italia Nuova „ del 1608. — Come si è già veduto, il Magini non riuscì mai ad ottenere, nè pei 1’“ Italia Nuova „ del 1608, nè per la maggior opera edita poi dal figlio, il privilegio imperiale, più volte invano ricercato e che avrebbe potuto salvaguardarlo da contraffazioni straniere, sì che queste non si fecero molto attendere. Cominciando dalle riproduzioni della carta generale del 1608, ve ne sono alcune che portano ancora il nome del Magini, altre che ne sono prive. Tra le prime, tutte molto rare, ne ricordai altrove quattro possedute del Museo Britannico (2) ; una quinta fu ritrovata più tardi. Eccone un breve cenno. 1°) “Nova Descrittione d’Italia Joanne Antonio Magino, (ti-tolo lungo il margine sup. a grandi caratteri). Grande incisione in rame, misurante (senza le cornici a figure di cui diremo dopo) cm. 129X^0^ circa. In alto a destra è la seguente dedica : “ Periliustri viro | Jacobo Dyckio j Da Salneccae.... hanc italiae J. A Magini tabulam majori forma quam antea editam debitae gratitudinis ergo Dedicai consecratque Joannes Bleau „. In basso a sin. si legge poi “ Amstelodami ex officina Joannis Bleau 1659 „. Si tratta dunque di una carta messa in circolazione dalla più nota officina cartografica che allora fosse in Olanda. Sotto la dedica su riferita vi è 1’ intero “ Avviso al lettore „ apposto, nell’originale maginiano, da B. Wright, ma qui riprodotto senza il nome di costui. Più sotto una leggenda “ Del principio della longitudine „. A destra in basso vi sono sette scale: a) di miglia italiane comuni di naviganti di 75 al grado (120 miglia = mm. 171 ) ; b) di miglia italiane da 70 al grado; c) di miglia italiane da 65 al grado ; d) di miglia inglesi o italiane maggiori da 60 al grado (195 miglia = mm. 171); e), f), g), di leghe inglesi, spagnuole e tedesche. La carta è graduata ai margini di 5’, in 5’, così per le lat. come per le lon£. La rete delle coordinate è identica a quella dell’originale maginiano, come identico è il quadro della carta. Non vi è alcun elemento nuovo. I centri abitati sono un po’ sfollati. La carta ha l’ornamento di una duplice cornice : A) Una cornice interna con 6 figure di costumi a destra e 6 a sinistra (“ Habiti più rari d’alcune parti d’Italia „) e 6 vedute di città, lungo il margine inferiore (Roma, Venetiae, Genua, Napoli, Flo-rentia, Mediolanum); B) Una cornice esterna contenente una descrizione d’Italia in latino (a sinistra), in italiano (in basso) in francese (a destra). Lungo il margine superiore, la cornice è occupata dal titolo sopra riportato. Con le cornici la carta misura circa cm. 197X135(3). (1) Ad es. il fiume che passa per Imola ha il nome Santerno in Ortelio (^Canale d’Imola in Mag.); manca la biforcazione intorno a Imola, come pure la diramazione a monte della città, che in Mag. ha nome Santerno. Anche il corso del Seno è diverso, mancando la biforcazione maginiana. A NO di Imola Ortelio ha le località S. Paolo, Medesano e Felosa, mentre non ha S. Nicolò : tra Imola e Castel S. Pietro Ortelio ha Pratello e Toscanelia ; a NE di Imola C. Nuovo e Ca-salecchio, tra Imola e Conselice Bubano e Massa de’ Lombardi, a NE di Castel bolognese Barignano, Anconada, Termine ; in questa zona mancano invece S. Agata, Solarolo, Barbia'no, Cottignola ecc. Molte delle località aggiunte in Ortelio sono però nella seconda redazione del Bolognese del Magini. (2) Cfr. il mio scritto: La Carta d'Italia di G. A. Magini (160HJ, *11 Universo », 1920, n. 2. (3) Non conosco di questa carta che un esemplare molto malconcio e mutilo, già di proprietà di un privato a Firenze, ora depositato presso 1’ Istituto Geografico Militare.