520 DELL’ HISTORIA VENETA 1633 ahy0 de partecipi nella congiura, ò che fojfe d altro delitto richiama- imputato. Gli affari dell’ Imperio lo chiamavano a cure mag. '¡oftah™' giori perche affine di chiudergli ogni ftrada, per ifpingerfi dili■ imft- jn Alemagna , & in Fiandra, oltre all’ affedio di Brifach, 1’ r'eptr vat- Horn , per compiacere a’Francefi, prefo per 1’ Helvetia fenza j“¡faci’ dimandarlo a’Cantoni il paffaggio, fi trovava intorno Coftan- eper /’in- za onde gli ajuti dell’armi Spagnuole venivano follecitati "cfjfana" da’ pericoli di quelle Piazze , da’ clamori de’ Lorenefi, e mol- hnt. lai“** 10 P*11 SeÌofie ’ C^e dava il Fridlandt col trattenerti in fempre più lontane Provincie, trafcurando le perditele i danni della dando da ]}avicra dell’ Alfatia, e della Lorena, che ferivano nel più dubitare #/ 3 . 1 .. , t 1 Vaijfatn. vivo gli Auirriaci. Deliberarono dunque ai formar un Corpo imftradore d’Armata , da lui independente , condottofi l’Imperatore ad da gii spa- inftanza degli Spagnuoli finalmente ad acconfentirlo, dopo metter' in haver dubitato un gran pezzo, fe più compieffe fofferirlo , tr^Efcnitó diffimulando i fofpetti, ò irritarlo collo feoprire le diffidenze . Ma, non potendo muoverti con decoro, e con ficurez-^ne j. za l’Infante, fù rifoluto, che prccorreffe il Duca di Feria pr,correr, r con diecimila Fanti , e mille cinquecento Cavalli, per apri-l'pÌTia vai- re ^ paffo , e foccorrere fenza dilatione le piazze . Per la fira-t eliina pàf- da della Valtellina, e di Bormio egli entrò nel Tirolo, fenza tì?o°Io"‘ìI che il Rohan dalla Rhetia fi curaife impedirlo, perche anzi *'ron'ijiur §°deva, che il Milanefe s’indeboliffe di forze per gli difegni, iato dai che s andavano meditando. Alla fama di quefta marchia 1’ ^ornJ & il Ringravio allargarono da Coftanza, e da Brifach fejio aiur- le lor truppe. Onde , fenza contratto unitoti ’1 Feria all’ Aldrin-Bn’/lcb’, e ghcr, haverebbe potuto efeguire i concerti, fe non 1’ haveffe cofianxa. lturbato la perdita di Ratisbona, che dal Vaimar , dopo haver lìrAu'in- paffato il Danubio, e prefo Neoburg con altri luoghi, ti può * ma trarre- ^ d' improvifo, fù con batteria furioià in brevi giorni efpugna->tute daita ta : colpo , che, pe’l fito , e per l’importanza di quella piazza, dal ‘il“rhbona. ^uo partito acclamato, affliffe fonnnamente gli Auftriaci ; per-< aitr, che, perduto anche Straubingh, e Decendorf, temerono di Pof-fenyt timo- fa , Città tripartita , dove l’Eno, e 1* Iltz, confondendofi nel re dì Pojfa. Danubio, formano quati una triplice porta della Baviera , della Bohemia , e dell’ Auitria . Nè il Vaimar ne trafeurava l’imprefa j ma, trovandola premunita , & irrigidendo il Verno , percon-fervar le fue Truppe, diftribuì loro all’ intorno di Ratisbona i Quar-