Capitolo Sesto. LA FORTUNA DELL’OPERA MAGINIANA E LA SUA INFLUENZA SULLA CARTOGRAFIA DEL SECOLO XVII. § 1. Prime riproduzioni di carte regionali. — Come si è già veduto nei capitoli precedenti, alcune delle carte regionali del Magini circolavano già, stampate, molti anni prima della pubblicazione dell’ “Italia,, del 1620 ed anche assai prima della pubblicazione della carta generale d’Italia del 1008 : tra esse, certamente alcune degli Stati Veneti e la carta generale del Dominio Veneto; le tavole del Bolognese e della Romagna, così nelle vecchie, come nelle più recenti redazioni, le tavole del Ferrarese e del Ducato di Urbino, e probabilmente anche quelle del Dominio Fiorentino e del Senese (l). Non essendo queste carte protette da privilegi, era facile che qualche stampatore se ne impadronisse per riprodurle ; ed infatti esistono alcune riproduzioni o contraffazioni anteriori al 1608, con o senza il nome del Magini. Uno “ Stato della Repubblica di Venetia in Italiaad esempio, fu pubblicato a Bologna da Buntadino di Buntadini, che lo dedicava, in data 15 dicembre 1606, ad Antonio Galeazzo Malvasia; è una incisione in rame, opera di Henricus Zueckius, misurante cm. 36,5X50, che riproduce senza mutazioni la carta generale del Dominio Veneto del Magini, il cui nome è pur ricordato nella dedica (2). Un “ Ducato di Urbino „, senza indicazioni di stampatore e senza data, ma probabilmente assai vicino cronologicamente all’originale maginiano e in tutto simile ad esso per dimensioni, inquadratura e contenuto, si trova nella sala delle incisioni in rame della Galleria di Urbino ; unica differenza è che la carta è orientata esattamente col nord in alto, per cui il percorso della costa risulta assai più obliquo ai margini. Di altre contraffazioni, non datate, è difficile stabilire l’epoca precisa ; alcune ne mise in circolazione, sin dai primi anni del secolo XVII, a Siena, Matteo Fiorimi, noto per le sue numerose contraffazione, e ciò giustifica le parole roventi, con cui gli dà addosso, come si è già visto, il Magini, pur senza nominarlo (3). Due carte maginiane, quella del Bolognese e quella della Romagna, entrarono anche nella edizione italiana del “ Theatrum „ dell’ Ortelio, curata da Filippo Piga-fetta nel 1608.11 “ Bononiense Territorium auctore Joanne Antonio Magino„, misurante cm. 24X45 (compreso il margine graduato) è una fedele riproduzione del vecchio (1) Non pare invece che fossero in circolazione, prima del 1620, le carte dell’ Italia centrale e meridionale. (2) La lunga dedica al Malvasia dice infatti : « — lio voluto dar in luce la presente fatica, cauata dalli più veri e moderni Geografi et in particolare dall’accuratissima descrittione di tutta 1* Italia deir Ecc.mo Sig. Gio Antonio Magino____». La dicitura «Henricus Zueckius fecit è sul piedistallo di un gran leone di S. Marco che è inciso nell’Adriatico. La carta è graduata ai margini di minuto in minuto ; la scala dà 20 miglia = mm. 37 ; è perciò un po’ maggiore nell’originale maginiano, come sono del resto maggiori anche le dimensioni del foglio. Vedi una breve descrizione in De Toni E., Appunti cartograficii Serie I, Venezia, 1907, n. 9. (3) Cfr. indietro Cap. Ili pag. 17*18 e Append. IV. /