- 119 — 2°) “Nova descrittion d’Italia di G. A. Magini,. Incisione in rame, di dimensioni in tutto analoghe alla precedente, dalla quale sembra derivare. In alto a destra, al posto occupato nella carta precedente dalla dedica, vi è qui un riquadro contenente dieci versi latini. Le altre leggende sono uguali a quelle della carta precedente, e così pure le scale, la graduazione, il contenuto, le cornici. Solo è aggiunto il testo olandese della Descrizione dell’ Italia. In basso a sin. è la scritta “ Amstelo-dami apud Clemendt De Ionghe „ (1). La carta non ha data, ma è certo della seconda metà del secolo XVII. 3°) “Descriptio Itali a e Autore Antonio Magino,,, incisione in rame misurante cm. 96l/2X99. E pure un prodotto olandese, poiché porta la firma Johannis Visscher, e la data 1650 ; con la precedente ha in comune anche la descrizione della Italia (in latino, olandese e francese). Le dimensioni del disegno sono pure le stesse ; la minore ampiezza della carta deriva dal fatto che qui manca la cornice di vedute e ligure. 4°) “Italia Nova di Gio. Antonio Magino nuovamente corretta in Venetia l’anno 1662„. Incisione in rame di dimensioni analoghe alla precedente, con lunga leggenda descrittiva del paese e degli abitanti. In alto a destra è un’ altra leggenda dedicatoria, diretta a Theodorico de Quitzan e firmata Giusto Sadeler. 5°) “Nova Descrittion d’Italia di Gio. Antonio Magino „ incisione in rame misurante cm. 54 X 46, senza data nè autore. È una riduzione in formato assai più piccolo, molto sfollata di indicazioni. Le riproduzioni senza il nome del Magini sono molto più numerose ; occorrerebbe una indagine sistematica, molto laboriosa, per metterle in luce tutte. Ve n’ è una vera folla di pubblicate ad Amsterdam da officine cartografiche rinomate. Citiamo ad esempio. Io) “Nova Ita li a e deIineatio„. Incisione in rame misurante cm. 44'/g X 36, non compreso un largo margine contenente, al solito, vedute di città e costumi italiani. Ha la seguente dedica: “ lllustrissimae Antiquissimaeq. Reipublicae Venetae hanc novam et bene sculptam Italiae totius Tabulam dicat donai consecrat Judocus Hondius „ Scala di miliaria italica: 150 miglia = mm. 75. A parte il margine, questa carta è in tutto simile a quella che accompagna le tarde edizioni, curate dagli Hondio, dell’ Atlas mercatoriano, di cui diremo nel § seguente. Una carta identica a questa salvo il titolo mutato, si ha con la firma Nicolaus Johannes Visscher e la data 1652. 2°) “Italia nuovamente più perfetta che mai per inanzi posta in luce scolpita e con li suoi figuri vivamente (sic) rappresentate „. Incisione in rame misurante cm. 48,5 X 36,3. Amstelodami ex officina Henrici Hondij 1631. Molto simile alla precedente. 3°) “Tabula Italiae Corsicae Sardaniae et adjacentium Re-gnorum. Amstelredami apud Fredericum De Wit„. Incisione in rame misurante cm. 64,3 X 43,7. (Scala 15 miliaria italica = mm. 74). Cattiva riduzione, probabilmente indiretta, dell’originale maginiano. 4°) “Italia insuos quoscumque status divisa iique iterum in particulares ditiones distributi. Huic accedunt Insulae Sicilia Sardinia Corsica ecc., quae silos ad Principes nominatim referuntur. Auctore Carolo Allard. Amstelodami.... „. Incisione in rame misurante cm. 59,4X50. La scritta su indicata è in alto a destra. In basso a sin. è la spiegazione dei segni in latino e in olandese e la scala (160 miglia ital. = mm. 50). Manca la data. Questa carta, sebbene evidentemente derivata dalla maginiana, con la quale ha in comune la rete delle coordinate, ha tuttavia qualche (I) Di questo editore olandese la Libreria del Congresso di Washington possiede una raccolta atlantica di carte di vari autori ; le carte d’ Italia sono periS del Sansón. Cfr. PHTf.l.IPs, A lisi of geogr. Atlases in thè Library of Congress, voi. Ili, Washington, 1913, n. 3437-