— 155 — confinanti. L’A. V. perdoni del troppo mio ardire natomi per la benignità e clemenza sua, con le quali m’ ha sempre favorito più di quello eh’ io merito, et raccomandandomi alla sua buona gratia, humilmente all’A. V. Ser.ma m’inchino. Di Bologna li 23 marzo 1597. D. V. A. Ser.,na Humiliss.0 ser.re Gio. Ant. Magini. 3°) Lettera a persona residente in Padova in data 20 luglio 1598 (Biblioteca Ambro- * siana di Milano; inedita). Fu segnalata da P. Revelli Manoscritti d'interesse geografico della Biblioteca Ambrosiana, Torino 1910 p. 10. Il Sig.or Ascanio Persio mi rese la prima sua tanto tardi che non potei rispondere a V. S. la posta passata, e hebbi gran consolatione dì quella, uedendo la prontezza sua in fauorirmi, se bene per la sua modestia uol mostrarmi di poter poco ; l’ultima sua inuero m’ha costernato, intendendo da lei che la tauola della Riviera di Leuante è così mal fatta et ha bisogno d’esser riffatta da nuouo. Io ho sempre hauuto poca sodisfatione in quella tauola, e da stanchezza mi posi a farla, uedendo che da niuna parte mi ueniva dato lume, tutto che io ne hauessi ricercato persone potenti e idonee. Chi mi rispondeva che in Genova non ci è persona che habbia gusto di questa professione, chi mi ha poi risposto che per interesse di stato non si poteua hauere, come fu il S. Steffano Baroni Gentil’huomo dell’Ill.mo Sor Cardinal Pinelli ; sì che per disperatione fui sforzato a metter insieme questa, seguitando per lo più il disegno mandatomi da Genova dal S.or Horatio Bracelli. La qual tauola fui poi sforzato a far intagliare, per ncn hauer altro lauoro all’ hora da dare al mio Fiamingo, acciò non perdesse il tempo. La parte di Ponente posso hauer fatta manco imperfetta per non dir più esquisita, per hauerla hauuta dal Duca di Mant.a, insieme con il Piemonte e Monferrato, hauendo quel Principe fatto fare tutti quelli stati assai digligentemente sino a Genova, e dio uolesse eh’ hauesse fatto far più oltre, non hauendo egli bisogno d’ altro per non esser confini. Non posso persuadermi che questa mia Tauola sia tanto infelice, per che quando la feci l’essaminai bene con il Giustiniano Vescovo di Nebbio secondo il quale la riviera specialm.te camina assai bene, come potrà lei stessa (se ha otio) uedere ; nei mediterranei sono andato a tastone, e non ho fatto li monti a dta Tauola, non perchè io non sappia che quel paese è montuoso, anzi alpestre, ma per mia comodità e di chi ha da correggere la tauola : perchè si può facilmte scancellare i nomi mal scritti e mal posti, e notarne di quelli che mancano, e così anco mutare il corso dei fiumi, che essendoci li monti non si può così facilmente. M’è intrauenuto più di dieci uolte questo, nel mandar le tauole così di prima abbozzatura, che mi è stato butato inanti che ci mancano li monti, quasi eh’ io sia tanto rude che non sappia qual parte d’Italia è montuosa e qual piana. Mi par pure eh’ io scrivessi a V. S. che in molte di queste Tauole non ci haueuo fatto li monti per l’istessa causa eh’havrebbe seruito per risposta a questo tale, acciò mi tenisse per manco inesperto di questo negotio. Quanto al particolare che mi dice V. S. che bisognerebbe ueder li luoghi, io lo confesso, e mi è stato detto da molti, sendomi occorso per questa occasione trattar con molti literati e con molti Prencipi e signori ; ma chi di gratia è buono e bastante a questo ? Non è una burla descriuer l’Italia di ueduta e con ¡strumenti, ma è negotio importantissimo e di gran spesa, che non si può perfettionare senza l’aiuto di qualche Prencipe che uoglia spendere le tre e quattro mille scudi, perchè non è bastante un huomo solo in molti anni non può perfettionare il dissegno di un solo territorio, di una Città, tutto che tutt’ il giorno caualchi per quello e tenga la bussola in mano; che sempre si scuoproro degl’errori e svarii importanti. Ci è m. Gio. Batta Clarici, ingegnerò della M.ta Catt.ca per lo Stato di Milano, il quale, se bene è prouisionato a quest’effetto di discriuere quel paese digligentemte, non ha però potuto in spatio di 18 anni dar perfettione a quei suoi disegni e l’ha detto a me liberamente; dal quale io ho hauuto aiuti notabili, doue lui ha osseruato ; et della parte uerso 1’ Alpi di Genova oue è il Bobbio, dice non hauer cosa alcuna di buono da communicarmi non hauendo mai hauuto commodo di andarci. Facciansi poi li dissegni come si uole, a tutte le vie ci è da dire, perchè se un dissegno piace ad uno, dispiace poi a dieci, e tale biasma un disegno non perchè stia male, ma per 1’ habitudine eh’ haueua fatto sopra altro dissegno da quello diverso e peggiore, oltre che può ingannarsi per altre cause. Ho prouato di capricio accomodare il medesimo luogo in una Tauola a gusto di molti, e star male, et esser diuersi uno dall’altro, perchè alle uolte sendo lontani da uno luogo, n’hauemo un concetto molto diuerso dal vero. In conclusione, quando io hauessi hauuto aiuto da Prencipi di poter andare a uolta e mandarci de gl’ huomini pratichi, m’haurebbe bastato l’animo di far una fattura compita, ma nello stato nel quale mi trouo, non 1’ ho potuto nè posso fare, e fo professione di Geografo in quella maniera che ha fatto Tolomeo, il Mercatore e de gl’altri galant’ huomini, che da disegni particolari con quei lumi e principij dell'arte metono insieme un disegno Universale senza andar a uisitare i luoghi, la