— 130 — 1°) Una carta generale dell’Italia, con la Corsica, la Sardegna e metà della Sicilia, in proiezione trapezoidale (60 miglia ita!, di 60 al grado = mm. 45V2), nella quale sono bensì modificati alcuni particolari del contorno (Delta padano e laguna di Venezia ; parte della costa ligure di Levante), ma la figurazione generale della Penisola e delle isole è ancora similissima a quella offertaci dalla carta maginiana del 1608. Pochissimo diverse sono anche le latitudini, mentre per le longitudini vi sono differenze che giungono ad un grado. 2°) Una carta del Dominio Veneto (30 miglia ital. = mm. 68) che pel contenuto sembra derivare dalla carta * Le Comté de Tirol, V Evesché et Comté de Trente etc. „ già citata, del Sanson con qualche divergenza pel Delta padano. Le latitudini diversificano poco da quelle della carta sansoniana ; invece le longitudini si differenziano per circa 2 gradi,, forse per diversa scelta del meridiano di origine. 3°) Una carta del Ducato di Savoia, del Piemonte e Monferrato (30 miglia ital. comuni — mm. 88V2) e 4°) Una carta del Ducato di Milano (20 miglia ital. =1 mm. 69), essenzialmente indipendenti dal Magini (tranne che pel Parmense e il Mantovano), utilizzanti invece probabilmente le carte già esaminate del Sanson. 4°) Una carta dello Stato Ecclesiastico e della Toscana (30 miglia ital. grandi — mm. 66), costruita interamente ancora con materiali maginiani, sia che derivi direttamente dalle singole carte particolari del Magini, sia che derivi dalla carta sansoniana del 1647. Qualche innovazione vi è nelle confìnazioni. Le latitudini coincidono quasi con quelle del Sanson (e quindi anche con le maginiane), le longitudini differiscono per lo più di circa 2 gradi da quelle del Sanson. 5°) Una carta del Reame di Napoli (60 miglia ital. grandi —: mm. 102), costruita pur essa interamente su materiali maginiani, notevole solo per un certo numero di errori di trascrizione. Le latitudini coincidono ancora con quelle maginiane ; le longitudini invece diversificano, tanto da quelle del Magini (fino a 4 gradi), quanto da quelle del Sanson. 6a) Una carta che comprende la Sicilia, la Sardegna e il gruppo di Malta, con parte della Calabria e la costa della Tunisia (60 miglia ital. = mm. 73). in essa la Sicilia è ancora del tutto maginiana; non così la Sardegna, la quale, pur mantenendo il tipo maginiano, presenta notevoli miglioramenti nei contorni, nella forma e posizione della isole circostanti, spostamenti ed aggiunte nei centri abitati. L’idrografia è invece essenzialmente quella maginiana ; l’orografia, appena accennata, non ha alcun valore, come del resto in tutte le carte d’Italia del Seutter, eccettuata solo quella del Piemonte. Molte carte costrutte con materiali derivati, direttamente o indirettamente, dal Magini, contengono anche le raccolte atlantiche edite in Augusta, nella prima metà del secolo XVIII, da Tobia Corrado Lotter, erede principale e successore di Matteo Seutter (1), ma su di esse non ci soffermiamo. Più difficile è rintracciare l’influsso del Magini presso i cartografi francesi del secolo XVIII. 11 celebre Guglielmo Delisle (1675-1726) non ha composto, di suo, che la carta generale d’Italia, sulla quale ritorneremo, una carta del Piemonte e Monferrato in due fogli (1707) ed una della Sicilia e Malta (1714 e 1717) (2); gli Atlanti che si pubblicarono col suo nome, anche in Italia, abbondano di materiale che deriva puramente e semplicemente da carte maginiane, ma non debbono ritenersi opera del grande cartografo francese (3). materiale cartografico, e riunendola poi sotto imo o due frontespizi già preparati con vario titolo {Atlas Novus, Atlas Maior, Atlas minor ecc.). Quest’abitudine è del resto comune tra gli editori di carte geografiche di quest’epoca. L’ Atlas jVovus, la più diffusa, almeno in Italia, delle raccolte del Seutter, negli esemplari da me visti, non ha data ; ma la carta del Dominio Veneto, incisa da Matteo Seutter junior, ha la data 1729. (1) Cfr. Sandler, Ari. cit., a nota preced. (2) Cfr. la lista delle carte del Delisle in Lenglet Dufresnoy, Op. cit., 3 ediz., pagg. 165-68. 3) Tale ad es. 1’« Atlante Novissimo del S.r Guglielmo De 1’ Isle » pubblicato a Venezia da G. B. Albrizzi nel 1750, il quale, eccettuate le carte del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, della Corsica e della Sicilia, non ha che