- 67 - terno dei quali si depongono o sospendono gl'inneschi. ¡Hanno due orifìzi; l’uno di entrata in forma d’imbuto, e da quello il pesce s’introduce senza poterne più uscire. L’altro orifìzio è mobile, e si apre a volontà del pescatore per estrarne il pesce prigioniero. Tra gl’ingegni a dardo, oltre la fiocina ed il folgore, v’ha la totaniera, grosso pezzo di piombo, nel quale sono infìsse le teste di molti ami, sì che rimane irto di dardi. La totani era si trascina al rimorchio e con essa si prendono totani, seppie e calamari. Le reti a strascico, cariche di un peso sufficiente perchè si affondino — o come dicono i pescatori, perchè siano calumate — si trascinan sul fondo. Ve ne sono tre varietà : 1). Quelle provviste di due ali tese verticalmente, che si prolungano e terminano in una borsa a maglie più fìtte. Si rimorchiano sotto vela. Noi le chiamiamo tartanoni. 2). Quelle dello stesso genere, ma che si possono tirare a braccia d’uomo anche da terra : sono le sciàbiche e le scia-bichelle. 3). Un sacco o tasca appesa ad un semicerchio di ferro, che, per mezzo di una corda, si trascina sul fondo. Questo attrezzo elementare è il gangaro. Le reti galleggianti, affidate al vento, alla corrente od alle onde, formano un sistema di muraglie mobili, la cui estremità inferiore non tocca il fondo, ma rimane a mezz’acqua. Si compongono di una grande superfìcie di rete cucita a due ralinghe o grosse gangaro. corde. La superiore è guarnita di su-