- 20 I moli situati molto infuori sono adattati nella loro parte interna all’ ormeggiamento delle navi, cioè alla loro legatura al molo mediante cavi grossi o catene detti ormeggi. Anche lungo i moli corrono le calate; e sono opportunamente arredate qua e là di mancine o gru, che servono a sollevare dall’interno delle navi le merci ed a deporle in terra o sui carri ferroviari. Talvolta il porto, per natura troppo aperto, ha per difesa contro il mare ed il vento una diga che, per cagione della sua positura rispetto al porto, si dice antimurale '): essa risponde allo scopo di assicurare le acque interne, racchiuse tra due moli, contro lo sforzo delle onde che, a Livorno ed a Civitavecchia, scendono a vicenda da libeccio e da maestrale. Ma perchè Livorno è anche percossa dai venti di scirocco, tra il molo Mediceo e l’antimurale si distende un frangiflutti; vale a dire una scogliera artificiale contro la quale la violenza dell’onde perturbatrici si spezzi. Nell’ interno del porto e perpendicolarmente alle calate si costruiscono i ponti. Più chiusi i porti, meglio. L’Italia a partire dalla sua rigenerazione, cioè dal 1860, ha ristretto l’apertura d; ogni porto, spendendo danaro in gran copia, ma che fa davvero bene impiegato. I moli di Palermo sono orientati contro i venti di levante ; quelli di Ancona contro il libeccio ed il grecale ; più specialmente contro questo che, sotto il nome di bora, è la maledizione dell’Adriatico. Cagliari è luogo aperto al vento di libeccio : questo suo difetto rende il porto malsicuro; ond’è che le navi entrano nella parte più interna di esso, detta darsena, ogniqualvolta debbano eseguir^ opera, che esiga sollecitudine. ') Antimurale, voce registrata dal Guglielmotti, per significare nraro edificato nel mare dinanzi ad un porto o ad una distesa di spiaggia. Livorno, Civitavecchia e Porto Empedocle hanno un antimurale ciascuno.