i6i6 Tcrtìfica-thni fcam-lìtveìi. Incurfioni, fra i dut eferciti con pari offtft , ntir entrar de! Verno. L ’ Arciducale con una fortita di Gradjca aftringe il Vèneto a ritirar/!. HO DELL’HISTORIA VENETA fi erafi trasferito per oifervare da quella parte i geloii andamenti dell’ armi Spagnuole. Prima che nel Friuli quefto nuovo Capo giungere , tentarono i Veneti d’adempiere il difegno di Pompeo Giurtiniano, con ergere un Forte fopra fito eminente , da Caftagni coperto , di là da un picciolo rio, che feorre trà i Colli di Lucinis, e di là batter’il Torrione, & il Ponte, che verfo Goritia ftà fopra il Lifonzo. Ma non coli tofto giunfero alcuni foldati ad occupare quel (Ito, che gli Arciducali> penetrato il penfiero, v’ accorfero in numero graffo , e dopo lunghe icaramuccie gli aftrinfero a ritirarli ,* anzi vi piantarono un Forte, che fù cognominato del Bofco . I Venetiani però un poco più addietro alzarono il loro, e con alcuni grollì Cannoni diftruffero il Ponte, che porgeva gran comodo a'Nemici, ma il Trautmeftorf alquanto più fopra n’e-ftefe un’altro con Zattc , coperto da certo giro dell’alveo, e munito con alcune Trincera , c Cannoni fopra il fiume mc-defimo . Per quefto i Veneti levarono la loro batteria, riufei-ta di poco profitto, & ne’ colli più avanzati di Lucinis, altro forte fabricarono , che dalla famiglia del Proveditore fu detto Erizzo ,' ò Stella , dalia figura. Pofcia dubitando , che da’ Nemici, ingroifati con molte Compagnie, pagate dal fol-do di Spagna, e dall’Ifolani con Militie Croate s’occupaife la Pianura di Mainizza, trà Lucinis , e Fara vi fù altro Forte piantato, di forma quadra, e di giro più riguardevole, dandogli 1 General Priuli il fuo Nome. Così tutta quella Campagna era fatta un recinto di Forti, & una fiepe di frequenti ridotti, e trinciere, difpcrdendo , e occupando tutta quella militia, che unita in corpo haverebbe potuto intraprendere qualche sforzo più generofo. Pattata in tal guifa la ftagione , propria per l’ufo dell’armi , nel verno poi fi fecero feorrerie dall'una parte , e dall’altra con danno pari d’alcuni Villaggi tra’Monti. Enrico, Conte d’Ampierre , di natione Francele, appena giunto al Campo di Ferdinando con cinquecento Un-gheri a piedi, c quattrocento Cavalli, tentò fegnalarfi con for-tir di Gradifca, e dar fopra il Quartiere de’Venetiani a Ro-mans, dove in gran giro poca gente alloggiava, e gli riulcì penetrarvi ; ma rifcoflì dalla prima confufione i foldati, & in certa gran Cafa, che ftava nel mezzo, pofti in difefa, l’obli-