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Genova, egli giustamente preferirà pagare il nolo per Marsiglia, ancorché esso sia per avventura più costoso che per Genova. La sottigliezza del mercante lo consiglierà dunque sempre a non perder di vista le condizioni del commercio moderno, più complicate di quelle del commercio antico e fondate specialmente sulla concorrenza. La concorrenza influisce su tutto; sulle navi, che offrono il trasporto al minor mercato possibile ; sui porti, che studiansi offrire sempre maggiori agevolezze per le operazioni di celere sbarco e di celere imbarco ; sulle ferrovie infine, le quali cercano di assicurarsi il traffico dai porti verso l’interno.
   Ed ecco come attorno al commercio moderno nuove operosità si manifestano. Ecco gl 'ingegneri costruttori navali, studiare navi con tali linee di carena da promettere celere cammino ; ed animarle con macchine che, consumando poco combustibile, sviluppino molta forza. Ecco gli armatori acquistare siffatte navi ed affidarle a capitani esperti nella navigazione e nel commercio.
   Ecco i sensali di noleggio, che propongono agli armatori noli remunerativi. Ecco i banchieri, che imprestano il denaro sopra garanzia della nave o del carico ; ecco gli Stati, che migliorano i porti e ne arredano le calate di gru mosse dal vapore o dall’aria compressa. Ecco le società ferroviarie, che spingono le rotaie sino sotto il fianco delle navi e aumentano il numero dei carri. Ecco le compagnie di navigazione profondere milioni in piroscafi celerissimi, che portino la posta ed i passeggeri nel minor tempo possibile.
   L’esercito che milita sotto la bandiera del commercio è prode e disciplinato. Conta capitani, caporali e soldati. Prova a volte qualche momentanea sconfitta: ma ne studia le cagioni e prepara le gloriose rivincite rimuneratrici. Le vittorie degli eserciti della pace superano in vera gloria quelle delle schiere armate.