LIBRO SESTO. 353 portanza, non iblo avanti I terminar del Verno s’impadronì i6z? dell’ Holtlcin, ma de gli Stati di Slefiuch , Jutlandt, & Dit- martia , non ottante la tortezza de’ lìti, e l’incomodo de’ ghiac- piando ci, e del Clima. Il Dorlach, ridotto in un’ Itola vicinillìma al continente dal Conte Slich , che prima haveva disfatte al- u,b. cune Compagnie, e guadagnati diciotto Cannoni, fu così itret- tamente attediato, che non havendo Vafcelli, per falvare le truppe, a pena potè egli folo in picciolo legno conia fuga fot- trarli, lafciando in abbandono i foldati, che prefero fotto 1’ c™£‘Au- Infegne Cefaree partito . Il Rè , raccolte fellanta navi, prefidia- " 7/rJ'i». va l’Ifole , e feorreva le ipiaggie : e fe bene otto di quette cad- dero in mano a’ Cefarei, ad ogni modo prevaleva su l Mare . pr,jfdnfor~ Meditavano gli Auttriaci, con Armata navale entrando ne! Bai- ' thico, un vallo difegno di penetrare nelle vifeere del Regno con natali di Danimarca, e nello ite iÌo tempo frenare la Svetia , foggio- gare le Città libere, e d’impoltetfarfi del traffico , e del com-S . iir> • Ti r >! • 1 1- PtU tntern9 mercio del Settentrione , elclulo ogn altro, &in particolare gli invn/ìonì. Olandeiì, che n’ etlraggono, oltre a grandi ricchezze , grani pel vitto de’Popoli, e legni per la fabrica de’loro poderolì Va- ■. fcelli. Tutti gl’intereilati fremevano, e fe ne conturbavano ¿muho'di principalmente le Città Hanfeatiche , le quali, prendendo ar- tutt0'1 s“~ dire dall’ ettremo pericolo , non folo negarono a Ferdinando le amo la ’ proprie Navi, mane divertirono altrove la provilione. Tut-tavia gli Spagnuoli divifavano d’inviare una fquadra de’ loro rinforzar, Vafcelli, per unirli ad alcuni ottenuti dalla Città di Dantzica con volontà, e confenfo del Rè di Polonia, il quale di sì fat- »«¡“‘a poto penlieto invaghito, con fperanza , che foiTe il Rè di Svetia °7bc\ ,à7 obligato di ritirarti a difendere il proprio Paefe, ruppe il trat- concb,uJtr- ì-ri i r r !•/•»»! . >at rompe tato eli Face, che teco quaii teneva conchiuto. Ma le Navi la Paco di Dantzica non fupplendo al bifogno, e quelle di Spagna non COjJ^!cbe:i comparendo, retto publicato, più che eleguito il difegno . Altra machina in quetto mentre, niente minore, ti praticava con mano armata , avanzandoti fotto il velo di Religione da Fer- Wp1'} * dinando la grandezza della fua Cafa , e de’ Figli . Stabilite c^T nel Maggiore le Corone hereditarie, e la fuccetfione de gli ¿¡""luoia-Stati Patrimoniali, provedeva Leopoldo Guglielmo , Secondo- rettomi. genito con beni Eccleiiaftici d’ampio Dominioj perche, ac- J\*“af*' calatoti Leopoldo, Arciduca d’Ifpruch , con Claudia de’Me- granditnen-H. Kmì T. 1. Z ' ' dici, n“■