VI V I T A D I della madre, e precedendo al governo univerfale delle ccfe, in qualità dì primo Miniftro, Giulio Cardinal Mazzarini. Delle cofe in quefto fuo ufficio d e-eorofamente da fe operate, e con vantaggi notabili della patriaparla lo fteffo noftro iftorico a queft’anno 1644, nel fine del primo volume della fua iftoria, enei fecondo volume in più luoghi. Imperocché primamente adoperata eiTendofi la Francia , e fpecialmente il Mazzarini , acciocché fi componeffer le guerre nell’Italia inforte fra le cafe Barberina e Farnefe, e acciocché al Duca di Parma, Cafiro fi reftituiffe ; a^dò il Nani f per commif-fion del Senato, a renderne grazie a quella corona; {a) . Indi lo fteffo anno effendo fra ’1 Pontefice e ’ I Mazzarini nuove differenze inforte , a nulla mancò i! noftro Ambafciadore, per ricondurre l'animo del Cardinale a' qualche placidezza ( b) . 1645 VIIII. Dipoi, venendo a Venezia da più parti avvifi, che Ibraino, Graff Signore, fucceduto al fratello Amurat, faceva in Coftantinopoli grandi ap-preftamenti di guerra ; e proteftando tuttavia al noftro Bailo i miniftri della Porta , con folenni giuramenti, che quell’armi rivolte non farebbero a danni della Repubblica : il Nani fu1 ’1 primo che ( c ) feoperfe di Francia al Senato le frodi turchefche, avvifandolo con prove infallibili r che fopra gli ftatr Veneziani, e principalmente fopra’I regno diCandia, come feguì, era per ifcaricarfi tutta’ quella tempefta. Ma,- accefafi fra* Veneziani e ’1 Turco la guerra, che non operò lo fteffo a beneficio della' patria in quefta fua legazione ? Ottenne dal Re di Francia facoltà di levare col foldo della' Repubblica faldati, i quali, condotti da’pia bravi capitani di quel regno,, fpedì in levante (d)^ t feorgendo, quanto le guerra che ardevano fra la cafa d’ Auilria e la Francia , fofier di nocumento, non folo alla fteffa Repubblica , ma al Criftianefimo tutto, usò ogni fuo ftudio , perchè in una: pace ferma que’Principi fi riuniffero, fperandone da quella ajuti più' vigo«-rofi contro il comune inimico (e)- 1646 X. Effendo egli in Francia, fu vicino a veder conferita in fua cafa la’ principal dignità della patria ; concioflìachè nel principio dell’ anno 1646^ morto effendo il Doge Francefco Erizzo ,• uno de’ più acclamati concorrenti, e che nel configlio de’quarantuno rifeoteffe il maggior numero de’voti ,> era il Cavaliere e Proccuratore Giovanni, fuo padre . Ma continuando fra gli elettori i diffidane cedendo veruno de’concorrenti, cadde,-come non di rado adiviene, l’elezione in perfonaggio, bensì di gran merito, ma che sneno apertamente afpirava a tal dignità; e queftifu il Proccuratore Fran- _ ^ cefco Molino. A quefta fperata e non ottenuta contentezza fuccedette fra5 1®47 non molto un dolor duplicato; perchè adi 23. aprile dellranno feguente fe' perdita del padre ; e del zio adi 5. novembre dello fteffo anno. __xr. (a) Iftoria de! Nani, parte I. a c. 768. di quefta novijjtma edizione . ( b ) Ifter. dtl Nani p. IL a e. 8 . (c) Ifltria del Nani , parte li. a e. 19- E quefti avvifi avere il Nani mindati al Senato’ con lettere fcritte in data diqueft’anno il di 18 marzo, e 13. giugno, narra Giovanni Palazzi nel libro intitolato AquiU inter hlia , ec. ftampato Venetiii, apud Domini:um Milocum, 169?. in fogl. a c. 346. n. 48 Moftrò la fteffa vigilanza il noftro Ambafciadore nello feoprire, v fignificare al pubblico-, eflèrfi decretato nel configlio fegreto della Francia, di volger 1’ armi francefi contro l’Italiadel che veggafi il Nani fteffo p. II. a c. 87. Narra il Palazzi k e-ciò efferfi conclufo i di 13. di getinajo dell’anno 1646. (d) Iftor. Nani p. If.a c.68.deìla prima edi\ione , di cui anche mi fervo nelle citazioni féguenti . (e ) Iftoria del Nani p. II. a c. 241. Ma quefte colè nel line dell’ anno 1648. e nel principio del fuileguent« avvennero. (a) Fu