— 74 — mamento speciale, ma tutte sono navi secondarie. Primeggiano tra queste le torpediniere, velocissime e destinate a combattere, in casi specialmente favorevoli, anche le navi grosse. Come talvolta d’estate in campagna un vigoroso cavallo è tormentato da uno sciame di tafani, che lo feriscono in quelle parti da cui, colla coda, non riesce a scacciarli, così un nugolo di torpediniere può riuscire funesto ad una nave corazzata o ad un incrociatore. Le armi delle navi sono il cannone, il siluro ed il rostro o sperone. Il cannone mira ad offendere il nemico a distanza che può superare anche 2,000 metri. Taluni cannoni lanciano i loro proiettili efficacemente fino a 10,000 metri ; ma al di là di 2,500 metri è cosa incerta colpire un bersaglio mobile. I cannoni delle navi sono di varie categorie. La prima si compone d’artiglierie molto grosse e pesantissime, che lanciano proiettili capaci di forare corazze spesse 50 cent. : essi chiamansi perforanti ed hanno la punta di acciaio durissimo. La seconda categoria di bocche da fuoco si compone di pezzi più piccoli, i cui proiettili contengono in una camera interna certe materie dette esplosive. Questi cannoni più piccoli non mirano a perforare le corazze, ma piuttosto a ferire la nave nemica nei luoghi ove non è ricoperta di corazza, e a demolirne le parti più leggere. I proiettili di questi cannoni chiamansi comunemente granate. Il tiro dei cannoni della prima categoria è lento, quello dei cannoni della seconda è celere. Infine le navi sono munite di una terza categoria di bocche da fuoco, piccole, a tiro celerissimo, di cui scopo principale è quello di colpire gli uomini della nave nemica. Da certi tubi speciali situati lungo il piano della nave, talvolta praticati sotto il pelo dell’acqua, alcuni meccanismi speciali fanno scattare speciali attrezzi chiamati siluri che, nella parte anteriore, contengono una carica di fulmicotone. Il siluro, appena scoccato, va sott’acqua nella di-