- 16 - Al largo il lembo estremo di questa scarpa giace a circa 200 metri sotto il pelo dell’acqua. Essa è VItalia subacquea, formata da materie di sedimento composte di pietra calcare e di altre rocce, che le piogge e le nevi hanno disciolte e versate nel corso dei fiumi, ed essi, alla lor volta, hanno trasportata nel grembo del mare. Presso al lido il gigantesco altofondo è tappezzato di alghe verdi; più al largo, ove l’acqua è profonda, vegetano le alghe brune. In taluni luoghi speciali e privilegiati, al limite delle due specie di alghe, si ergono i banchi di corallo e di spugne. Le nobili valli italiane si prolungano così in grembo al mare sino a raggiungere gli abissi della massima depressione che, tra Napoli e la Sardegna, si sprofondano sino a 3,630 metri. I prati d’alghe, gli orti di spugne ed i giardini di corallo dell’Italia subacquea forniscono alimento o ricovero ad una fauna abbondantissima di animaletti svariati, cibo di pesci e di crostacei sedentari, di cui i pesci migratori si nutriscono. Di questi e di quelli l'uomo con ingegni speciali s’impadronisce. Sulle 22,500 navi che attendono alla pesca, sulle 145 che traggono dall’acqua il corallo, sulle 94 che ricercano le spugne, più di 100,000 uomini nel 1896 raccolsero i prodotti dell’ Italia subacquea e misero in vendita il frutto delle loro fatiche al prezzo di circa 18,000,000 di lire. Scarso tributo non corrispondente all’ardua fatica! Ma esso d’anno in anno aumenterà per effetto di migliori leggi regolatrici della pesca e della coltivazione delle acque salse iniziata in vari luoghi, ed anche dei metodi di pesca, che dovunque vanno progredendo.