16$ 6 end'ella invia Amba-fciadore alla Dieta. ritornate con ejfo fe • to inpriftt-nole corri-fpoden^e di Ccfare , e del Cai teli-io. I I 637 Stato di Parma fortemente invefo. fortanìofi V Inimico fotta Piacenti} . dove fifortifica Odo-ard». ney primi affalti pep-dutal' Ifola a rincontro alla Città. end'egli ricorre agli e linci fov-vegni. non ricogliendo dal Pontefice, che foli uffi-lii di Pace. 574 DELL’HISTORIA VENETA mura. II Senato, dirtinguendo i proprii diigurti da’ Comuni intereffi, l’accettò, e corrifpofe , eleggendo per le inftanzc de’Miniftri di Francia, e di Spagna Giovanni Pefari , Cava' Iiere , per Ambafciatorte al congreiTo . In queft’ anno, reftan. do horamai dalla pace, e dal tempo abolite le memorie del. le cole pallate, i Miniftri di Cefare, e del Rè di Spagna ri. pigliarono con quelli della Republica 1’ antica c^rrifpondenza con la parità lolita di trattamento ,• onde a Vierìna Giovanni Grimani fù per Ambafciatore Ordinario efpedito, e da Fer-dinando inviato a Venetia Antonio, Barone di Rabata. A KN.O MDC XXXV11 LA dirtrattione de3 Francefi, e la ritirata loro dal Milane* fe , haveva conrtituito nelle maggiori anguille il Duca di Parma, perche il Leganes gli fpinfe addoifo Y Armata lotto il comando del Cardinal Trivultio, che, oltre alle publi-che caufe , teneva contra Odoardo particolari motivi d’ inimi-citia . Nello fteffo tempo Martin d’ Aragona con Cavalleria fcorreva trà Parma, e Piacenza j & occupato San Donnino , Città , che gode Dignità Epifcopale , devartava lo Stato, che chiamano Pallavicino , perche altre volte fù confifcato da’ Duchi a quella famiglia,- e Gii d’As in altra parte haveva con-quiftata per forza Rivalta, ancorché ben munita . Il grotto dell’ Armata attaccò Puiglio fopra la Lenza, e trovatavi renitenza , non volle fermarli, ma fotto Piacenza portò la fede della guerra, e lo sforzo dell’ Armi. Ivi, rinferratoii 1 Duca, e munita la Cittadella, haveva riporta la fola fperanza della difefaj ma, dopo qualche contrarto, nel bel principio dell’ oppugnatione perdè l’Ifola con alcuni Molini, che dirimpetto della Città fi forma dal Pò , e eh’ oltre alla molertia, che con le batterìe alla Città ftefla inferiva , incomodavi la naviga-tione del Fiume . Cominciava ad accorgerli 1 Duca d’efferc flato più avido d’intraprendere la guerra, che habile a fofte-ner la difefa. Non mancava tuttavia in varie Cortj di procurarli foccorll. Il Pontefice , ancorché di quegli Stati Sovrano, non eccedeva la mediatione, e gli officii di pace per mezzo del Conte Ambrogio Carpegna, il quale con più occulti , e pri-