ATTO II DANIZZA Sì, col darla in preda Delle selvaggie osmane belve. Ahi, brutto E la patria tradir. STANKO Ma dirsi è bello Imperatrice dei Balcàni. DANIZZA Cessa Di bestemmiar; ch’io son, pensa, Zeciana, Nata d’eroi, montenegrina. STANKO Il Monte, Chè in gran distretta è pur di pan, ti piaci Sollevare alle stelle.... Preziosi Sono gli istanti. Venir vuoi far parte Del mio regno, Danizza? DANIZZA Imperatrice Sarò sempre finché mi chiameranno Montenegrina. STANKO Di’, venir desii? DANIZZA Sì, là dove si muor; ma che la schiava — 147 -