ATTO III SCENA II La tenda di Giorgio. L’accampamento è situato tra la Gorizza e PERUNO Da Balabàno, or ora, un giovinetto Giunse narrando che dal turco campo, Ieri a sera, improvviso, a lui si fece Pallido un uomo oltre misura, e mesto In questi accenti gli parlò: compare, Vanne al conte Penino, e gli fa noto, Ch’ove osassi venir nel suo cospetto, Nuove udrebbe da me di gran momento. Ivo è il mio nome, e son da molto tempo Servo di Stanko, della Zeta il duca. GIORGIO Corra tosto taluno e qui lo guidi. (Peruno esce). GIORGIO Quanto lieto sarei, se mio fratello, Accorto già del fatto error, volesse Combattere con me contro il fatale Fiero nemico della fè di Cristo. la Sitnizza. — 171 -