ATTO I Nostra fede rinvenne. Oh, che sarebbe, Che mai sarebbe il conosciuto mondo Se mancasse Stambullo ? ed ei d’eroi ? E sonvi eroi fuori gli Osmani ? Lunga Tra la Croce e il Corano, ed aspra molto Fu la contesa ; ma il Corano santo Sulla Croce la vinse. A che la lotta ? Per te sola, per te, bella Bisanzio! (Riscaldandosi sempre più) Oh l’eterna città ! D’ogni grandezza Stabile sede dal felice istante Che il gran Sire Murat nelle potenti Sue man ti tiene! E la sorgente eterna D’ogni umana potenza ; è testimone Si del nostro valor, che delle nostre Eroiche gesta ove il dover ne chiama. STANKO Tende, castelli, portici sublimi E bagni, Agà.... AGÀ Ma ancor, prence, raccoglie Amabilmente in sè quello che offrirti Nessun’altra può mai, vo’ dire il coro Delle celesti Uri, nelle cui braccia Addolciscon gli eroi soavemente La vita lor sacra alla fede. STANKO Ardenti, Siccome è grido, corridori avete ? — 65 —